da sito ufficiale Olimpia Milano:
Il Tour Mondiale dell’Olimpia si chiude con i Celtics
Il Grande Tour mondiale dell’Olimpia si chiude al Mediolanum Forum (ore 20.30) con la sfida ai Boston Celtics, ultimo impegno prestagionale, terza gara in sei giorni ma dopo un viaggio di sette ore e 45 per rientrare da New York e con sei ore di differenza di fuso orario da smaltire. Situazione curiosa: i Celtics vengono da Boston ma hanno avuto più tempo dell’Olimpia per recuperare le fatiche del viaggio e adattarsi al fuso orario diverso. Un’anomalia incredibile: i Celtics si sono allenati al Forum una volta , proprio come ha fatto l’Olimpia ma due settimane fa. Però è una grande occasione di misurarsi contro una squadra NBA, con un nome prestigioso, debuttare davanti al pubblico di Milano e completare appunto una settimana “dell’altro mondo”. Se tutto andrà bene, tornerà in campo Oliver Lafayette, esentato dalla trasferta americana, per recuperare dai postumi dell’intervento chirurgico con una settimana di terapie e allenamenti graduali dopo aver accelerato i tempi per giocare la Supercoppa. Lafayette ha giocato una partita NBA nella sua carriera: con la maglia di Boston!
I CELTICS – Attraversano una fase di ricostruzione nella quale la figura centrale sembra essere il giovane coach Brad Stevens, due finali NCAA miracolose all’università di Butler, nell’Indiana. La stella è Isaiah Thomas, acquistato da Phoenix, che in 21 gare ai Celtics ha prodotto 19.0 punti di media con 5.4 assist. Quotato anche lo specialista difensiva Avery Bradley che comunque vale 13.9 punti a partita. Jared Sullinger è stato il miglior rimbalzista della squadra con 7.6 di media e anche 13.3 punti. E’ l’ala forte titolare di una squadra giovane nella quale spiccano anche Tyler Zeller, centro da North Carolina, 10.2 punti e 5.7 rimbalzi in 21.1 minuti, Evan Turner, esterno polifunzionale (5.1 rimbalzi, 5.5 assist) e il canadese Kelly Olynyk, look da hippy e centro durissimo (10.3 punti in 22.3 minuti). In estate il movimento più significativo ha riguardato l’arrivo da Golden State del 32enne David Lee, che in California era stato “retrocesso” dall’esplosione di Draymond Green e ha vissuto gli anni migliori a New York. Perry Jones, ex promessa di Baylor, ha fallito a Oklahoma City, si ritrova a Boston ma secondo i media locali è semplicemente in lotta per fare la squadra (16 contratti garantiti ma 15 concessi nel giorno del via).
IL COACH – Brad Stevens punta sulla trasferta europea (i Celtics da Milano vanno a Madrid) per cementare il gruppo come fanno le squadre di college. In passato ha fatto l’assistente nella Nazionale americana impegnata alle Universiadi in Cina. Si è preso la briga di guardare le partite dell’Olimpia e compilare lo scouting report, privilegio che Coach Repesa e i suoi non hanno avuto perché i Celtics sono al debutto stagionale. “Cercherò di prendere qualcosa dalla trasferta: del basket europeo ci sono poche cose non mi piacciono. Adoro le spaziature, il concetto di squadra che utilizzano”, ha detto.
L’OLIMPIA – Di rientro dall’America, l’Olimpia tornerà in campo per la seduta di tiro la mattina della gara. Ieri solo un po’ di sporadici lavori individuali: ad esempio Andrea Cinciarini è andato in campo in Secondaria a tirare non appena sceso dal pullman di rientro da Malpensa. Da ricordare che lo scorso anno Jamel McLean segnò il canestro dell’incredibile vittoria dell’Alba Berlino sui San Antonio Spurs. Il programma prevede per mercoledì allenamento di squadra e poi partenza per Trento per il debutto stagionale. La gara con Trento sarà in diretta su Sky Sport e il giorno dopo dalle 20.30 sarà disponibile sul sito internet del club www.olimpiamilano.com.
OLIMPIA VS NBA - Per la terza volta l’Olimpia Milano è stata scelta per ospitare una delle tappe europee del World Tour della NBA. Come nel 2012 saranno i Boston Celtics ad affrontare l’EA7 Emporio Armani sul suo campo. Nel 2010 erano sbarcati a Milano i New York Knicks. Si tratta del quarto confronto ufficiale con una squadra NBA. Il primo risale addirittura al 1987 quando l’Olimpia giocò la prima edizione dell’Open a Milwaukee affrontando i Bucks come squadra detentrice del titolo europeo. Tuttavia, nel 1984 arrivarono in Italia i Phoenix Suns e i New Jersey Nets: ambedue le squadre affrontarono formazioni le grandi italiane dell’epoca ovvero Varese, Virtus Bologna e appunto l’Olimpia. Quel torneo itinerante però era un’iniziativa privata e in quanto tale non ancora riconosciuto dalle istituzioni ufficiali. In ogni caso l’Olimpia è 0-5 contro squadre NBA. Nessuna squadra italiana invece ha mai battuto una squadra NBA. Contando anche le gare non ufficiali siamo 0-20. Hanno perso cinque volte Milano e Virtus Bologna; tre volte Varese; due volte Treviso, Roma; una volta Pesaro. La Scavolini nel 1991 perse dopo un supplementare contro i New York Knicks subendo alla fine dei regolamentari il pareggio di Gerald Wilkins. E’ stata la squadra italiana più vicina all’impresa.
L’OLIMPIA E LA NBA – Una volta l’ex coach dell’Olimpia, Dan Peterson, definì la sua squadra la “ventiquattresima” franchigia NBA. A quei tempi la NBA aveva 23 squadre (ora sono 30) e la definizione illustrava la credibilità del club e il suo valore. L’Olimpia vinse il titolo europeo per club nel 1987 e di nuovo nel 1988. Il rapporto di Milano con la NBA è sempre stato forte e molte delle grandi squadre dell’Olimpia sono state costruite attorno a giocatori NBA di provata qualità. Nel 1966 quando l’Olimpia vinse il primo titolo europeo battendo a Bologna in finale lo Slavia Praga, in squadra aveva il futuro Hall of Famer, Bill Bradley, ex star dell’università di Princeton, prima scelta dei New York Knicks con i quali avrebbe vinto due titoli NBA nel 1970 e nel 1973. Bradley in quell’anno studiava a Oxford in Inghilterra e si trasferiva a Milano per giocare le partite una volta alla settimana. In seguito sono passati per Milano John Gianelli (vinse il titolo NBA con i Knicks), Joe Barry Carroll, nella sua unica stagione trascorsa fuori dalla NBA per una disputa contrattuale, Antoine Carr, prima scelta dei Detroit Pistons nella stessa stagione in cui venne a Milano, e soprattutto Bob McAdoo, top scorer dell’Olimpia nei due titoli europei vinti nel 1987 e 1988. Grande simbolo della squadra di Milano negli anni ’80 e poi allenatore sempre a Milano è stato Mike D’Antoni, altro ex giocatore NBA che poi ha allenato a Denver, Phoenix e New York. D’Antoni è uno dei due giocatori (l’altro è Arthur Kenney) il cui numero di maglia è stato ritirato dal club. Danilo Gallinari, nel 2008, è stato scelto al numero 6 dei draft NBA da New York provenendo proprio dall’Olimpia nella quale ha giocato brevemente anche nella stagione 2011/12 (adesso è a Denver). Alessandro Gentile, Capitano della squadra attuale, è stato scelto nei draft NBA del 2014 dagli Houston Rockets con il numero 53.
I PRECEDENTI - Ecco i precedenti dell’Olimpia contro squadre NBA
Data
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Luogo
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Partita
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Risultato
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5 settembre 1984
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Milano/San Siro
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Olimpia-New Jersey Nets
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80-127
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7 settembre 1984
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Milano/San Siro
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Olimpia-Phoenix Suns
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93-118
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23 ottobre 1987
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Milwaukee
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Milwaukee Bucks-Olimpia
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123-111
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3 ottobre 2010
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Milano/Forum
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Olimpia-New York Knicks
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113-125
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7 ottobre 2012
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Milano/Forum
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Olimpia-Boston Celtics
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75-105
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6 ottobre 2015
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Milano/Forum
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Olimpia-Boston Celtics
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EUROPA VS NBA - Sette squadre europee, contando solo le partite ufficialmente riconosciute della NBA, hanno battuto squadre NBA in passato per un totale di 11 gare vinte da formazioni europee. La prima volta successe a Toronto il 16 ottobre 2005 quando il Maccabi Tel-Aviv prevalse 105-103 contro i Raptors. Nel 2006, il 5 ottobre, a Barcellona, l’FC Barcelona sconfisse i Philadelphia 76ers 104-99 e due giorni dopo a Mosca, il CSKA Mosca trionfò contro i Los Angeles Clippers 94-75. La quarta squadra a realizzare l’impresa fu l’Unicaja Malaga nel 2007, il 7 ottobre, quando guidata da coach Sergio Scariolo batté i Memphis Grizzlies 102-99. Quattro giorni dopo il Real Madrid sconfisse i Toronto Raptors 104-103. Il Barcellona lo fece di nuovo, il 7 ottobre 2010, battendo gli allora detentori del titolo NBA Los Angeles Lakers 92-88 e il 16 ottobre il CSKA Mosca ebbe la meglio sui Cleveland Cavaliers 90-87. Il 5 ottobre 2012, il Fenerbahce battè proprio i Celtics 97-91 e il 9 il Barcellona prevalse per la terza volta, 99-85, contro i Dallas Mavericks. Nel 2013 il CSKA Mosca ha battuto Minnesota a Minneapolis 108-106. L’ultima affermazione appartiene all’Alba Berlino, capace di battere l’8 ottobre 2014 per 94-93 i San Antonio Spurs con canestro sulla sirena di Jamel McLean. Contando tutte le partite giocate nella storia, ufficiali e non, la NBA contro il resto del mondo è 110-15. Nessuna squadra italiana invece ha mai battuto una squadra NBA. Contando anche le gare non ufficiali siamo 0-20. Hanno perso cinque volte Milano e Virtus Bologna; tre volte Varese; due volte Treviso, Roma, Siena, una volta Pesaro. La Scavolini nel 1991 perse dopo un supplementare contro i New York Knicks subendo alla fine dei regolamentari il pareggio di Gerald Wilkins.
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