ALEX
KIRK/DEXTER PITTMAN voto 10: centri alla riscossa in
questa prima giornata. Kirk si abbatte su Brindisi con una prova da 20 punti,
10 rimbalzi e 5 stoppate, mentre Pittman martirizza Venezia chiudendo con 19
punti, 9 rimbalzi e 2 stoppate. E pensare che qualcuno afferma che questo
ruolo, nel basket, sia in decadenza. GIGANTEGGIANTI
BETALAND
CAPO D’ORLANDO voto 9: tanti dubbi attorno a Griccioli e
la sua squadra, alcuni hanno parlato di ragazzi troppo giovani, altri di
innesti troppo “stagionati” in aggiunta hai già “stagionati” Basile e Nicevic.
Dubbi appunto, scacciati via con la convincente vittoria su Cantù, che apre
bene questo campionato per i siculi, che ora guardano con cauto ottimismo
all’immediato futuro. ANCORA DA DIRE?
PASTA
REGGIA CASERTA voto 8: vincere in trasferta segnando 58
punti è un grande risultato, farlo senza il tuo play maker/leader è proprio
un’impresa. I ragazzi di Sandro Dell’Agnello sbancano Varese 5 anni e mezzo
dopo l’ultima volta, lo fanno lottando, soffrendo, con grande cuore e facendo
di necessità virtù, trasformando i limiti in punti di forza, tutte cose che
l’anno scorso non si vedevano. CHI BEN COMINCIA…
RIMANTAS
KAUKENAS/DARJUS LAVRINOVIC voto 7: 74 anni in due, ma
anche 28 punti e 11/17 al tiro in combinata. “The Lithuanian Duo” non smette
mai di stupire, nonostante acciacchi ed età, anche a Torino predica
pallacanestro illuminando il primo Monday Night del campionato. Vederli giocare
resta un autentico piacere per gli occhi. INTRAMONTABILI
TAUREAN
GREEN/RICCARDO CERVI voto 6: nell’ennesimo nuovo
corso avellinese, a sto giro fatto di molti meno proclami rispetto al recente
passato, spicca la nuova asse play/pivot irpina, che fa impazzire Pesaro: il
play naturalizzato georgiano, in onore al suo cognome che evoca bei ricordi al
pubblico biancoverde, segna 13 punti ma, soprattutto, “smazza” 8 assist
giostrando la regia a piacimento, mentre l’ex pivot di Reggio Emilia mette 13
punti con un solo errore dal campo, cattura 10 rimbalzi e piazza anche 3
stoppate. Che stia cambiando il vento da quelle parti? TANGO & CASH.
OGO
ADEGBOYE voto 5: preso per non far rimpiangere Luca
Vitali, attualmente ancora ai box per un infortunio, a Sassari sta in campo 18
minuti con 0/2 al tiro e 3 palle perse. A questo punto il buon Pancotto spera che
il suo play maker titolare rientri quanto prima. UNDERSIZE.
REYER
VENEZIA voto 4: dopo la buona stagione scorsa ci si
aspetta il salto di qualità dai lagunari, soprattutto visto il mercato estivo
fatto di arrivi di rilievo (Green, Bramos e Owens) e di tante conferme. Per
ora, contando anche la Supercoppa Italiana, questo non sta avvenendo, la
sconfitta di Bologna ha paventato limiti caratteriali e di voglia che hanno
permesso, alla Virtus, di vincere una partita che si era messa male. Asticella
decisamente da alzare. RIVEDIBILE.
ANDRE
DAWKINS voto 3: è la nota stonata della serata torinese,
al ritorno in serie A dopo 22 anni. L’ex guardia di Duke, arrivato in Piemonte
con un bagaglio pieno di promesse e speranze, la prima la stecca (2 punti, 1/4
al tiro, 3 palle perse, 3 falli commessi e -5 di valutazione), sembrando più un
pesce fuor d’acqua che il killer svezzato da Mike Krzyzewski. Si aspettano
tempi migliori. STRALUNATO.
TREVOR
LACEY/DJ SHELTON voto 2: la situazione di Pesaro è
risaputa, budget più basso della serie A, 9 effettivi con una panchina
abbastanza “forzata”, se poi la tua guardia e la tua ala forte, ad Avellino,
producono 4 punti complessivi, con 1/11 al tiro e 7 falli commessi, allora la
strada non è solo in salita, ma diventa proprio un Everest da scalare.
SPUNTATI.
BRAD
HESLIP voto 1: 3 punti (1/7 al tiro, 1/6 da 3), per uno
che si definisce tiratore e ingaggiato per il suo tiro non è proprio un bel
biglietto da visita. A Capo d’Orlando non si sa se è più masochista Corbani,
che lo fa giocare 33 minuti nonostante non segni neanche in una vasca da bagno,
o lui che, imperterrito, continua a provarci. TIRO AL PICCIONE.
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