Un incubo che torna ricorrente, come se non bastassero i rospi ingoiati e le cocenti delusioni degli ultimi 8 anni, che hanno visto il basket a Napoli subire continue coltellate e scomparire altrettanto continuamente.
E anche quest'anno il triste epilogo: per non aver pagato, entro la mezzanotte di ieri, la quinta rata federale di 11.700 euro (più la multa di 600 euro per il ritardo nel pagamento stesso), l'Azzurro Basket Napoli viene ufficialmente esclusa dal campionato di serie B.
Un duro colpo dicevamo, digerito malissimo da chi ha vissuto, da vicino, quest'ennesima situazione grottesca, tipo Giampaolo Di Lorenzo, head coach della squadra che, nel girone C, gravitava al secondo posto in classifica con 21 vittorie e 5 sconfitte. "Siamo stati riempiti di bugie fin dall'inizio sulla solidità, tranquillità e sul progetto. E purtroppo lo spirito sportivo e la voglia di far bene a Napoli, la mia città, mi ha portato a crederci fino alla fine" afferma Di Lorenzo, che poi spara a zero su tutti: "Balbi ha abbandonato il treno in corsa, Di Rocco non si è più visto e Sambiase ha fatto ciò che poteva. Alla fine mi ritrovo fuori, con 4 stipendi presi in 8 mesi, e senza squadra. Anche i giocatori ne pagano conseguenze pesanti, qualcuno troverà squadra ma comunque hanno perso una stagione. E dal fallimento non credo riusciremo a ricavare qualcosa."
Un altro fallimento, un'altra esclusione, la 4° che vive il basket a Napoli negli ultimi 8 anni, una morte lenta e dolorosa che, probabilmente, verrà accompagnata da poche urla di sdegno e disprezzo, in una città, forse e sicuramente, troppo attratta dal Dio Calcio per occuparsi di realtà "minori" come la pallacanestro.
Ed è un peccato, un vero peccato, che una città di quasi un milione di abitanti non trovi risorse per sostenere una squadra di basket ad un livello quanto meno accettabile.
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