domenica 25 settembre 2016

Supercoppa: va a Milano il primo trofeo stagionale. Simon MVP!




La Supercoppa 2016 va all'EA7 Emporio Armani Milano che ha la meglio su Avellino che tiene testa per poco meno di 20'. Troppo forte la compagine di Repesa che ha in Simon, Hickman e Dragic i suoi uomini cardine. Avellino ci prova ma, col passar di minuti, la formazione di coach Sacripanti si scioglie lasciando il via libera ai meneghini; gli irpini possono "consolarsi" con le prove di Ragland e la buona prova di Obasohan.

LA CRONACA. Vincere, per provare l'emozione della "prima volta": sia Avellino che Milano, infatti, non hanno mai trionfato in Supercoppa, con Milano che ha all'attivo 3 finali perse, mentre Avellino ne ha una sola. Ci sono subito delle novità nei quintetti delle due formazioni, con Milano che schiera Macvan al posto di Raduljica, infortunatosi nel match di ieri contro Cremona, mentre Sacripanti si affida a Fesenko (leggermente migliorate le sue condizioni rispetto a 24 ore fa)  che prende il posto di Cusin. Milano inizia subito col piglio giusto, chiude bene Fesenko nel pitturato e trova il parziale di 7-0 con Dragic e Simon; Avellino, dopo gli errori dall'arco di Leunen e Ragland, trova la via del canestro con la tripla di Obasohan che si fa notare anche per un recupero difensivo. La Sidigas comincia a trovare la via del canestro anche in penetrazione, Ragland e Obasohan portano i lupi a contatto di Milano, che però replica subito con Cinciarini (7-9 al 4'); la partita si infiamma in un amen, Obasohan piazza una tripla e una stoppata ai danni di Simon, che però, con Macvan, riporta ancora Milano sul +7 (13-20). La girandola dei cambi porta sul parquet Green e Cusin da un lato, Gentile, Sanders e Kalnietis dall'altro, ma è Ragland a tener in vita Avellino che si riporta ad un solo possesso di svantaggio; Simon, ispiratissimo con 13 punti nel 1° quarto, inventa la terza tripla su altrettanti tentativi, Gentile si fa notare con una stoppata su Green, ed il quarto si chiude con l'1/2 dalla lunetta di Thomas (19-23).

Repesa manda in campo anche Hickman che con una facile penetrazione, scrive a referto i primi due punti del 2° periodo, ma sull'asse Randolph - Thomas, Avellino dimostra di essere sempre mentalmente nel match. Meno presente è Zerini, che si fa notare più per due blocchi in movimento che per altro, mentre sempre preciso e chirurgico è Simon che, tornato sul parquet, colpisce ancora dall'arco e fornisce a Gentile il pallone che consentono all'ex capitano dell'Olimpia di realizzare i primi 2 punti del suo match (23-33 al 15'). Ragland, dalla lunetta, e Randolph fermano il break meneghino, ma Milano rende vano il tentativo di rimonta avellinese, con Hickman che, da oltre 7 metri, scrive il massimo vantaggio EA7 sul 29-42. Green, da vero leader, risponde subito dall'arco, Cusin corregge il tentativo sbagliato da sotto da Thomas, ma ancora Hickman, dalla lunetta, manda le due squadre al riposo sul 34-44, con Simon che ha già realizzato 18 punti.

Dopo l'1/2 di Macvan, Simon scrive quota 21 con la sua ennesima tripla, Leunen e Dragic si iscrivono al festival del tiro pesante, e Sacripanti decide di passare alla difesa a zona. Cinciarini e Pascolo convertono in 4 punti l'antisportivo fischiato a Leunen, Ragland illude gli irpini, ma con la tripla (ancora!) di Simon ed il canestro di Macvan, portano Milano al massimo vantaggio della partita (41-59 al 26'). Repesa ci mette del suo per provare a rimettere in carreggiata Avellino: il tecnico croato, entrato in campo con un piede, ostacola la corsa dell'arbitro Bettini, costretto a chiamargli fallo tecnico; Ragland realizza dalla lunetta, ma è qui che si sveglia Pascolo che, con 4 punti in fila, porta l'EA7 Emporio Armani sul + 21. Gli irpini provano a portarsi sotto con la tripla di Green, ed i canestri di Thomas e Zerini, Sanders sblocca Milano ma, nell'ultimo possesso biancoverde, Fesenko dopo aver commesso fallo in attacco, cede alla provocazione di McLean, con conseguente fallo tecnico ad entrambi: ma è il 5° fallo del centro ucraino, costretto ad uscire per limite falli a fine 3° periodo (51-67).

Thomas inizia bene l'ultimo periodo, convertendo il "2+1" concessogli da Gentile, ma Milano non vuol lasciare niente al caso e piazza un break di 6-0 con Kalnietis e Sanders; Green e Ragland sono gli ultimi a mollare, ma ormai Avellino forza soluzioni personali piuttosto che provare a costruire azioni corali lasciando scappare Milano senza colpo ferire. Gloria anche per McLean (5 punti in fila) entrato bene in partita, ma ormai il finale di partita è ampiamente segnato, con le forzature irpine che portano a facili marcature dell'EA7. Repesa fa entrare prima Cerella, poi concede la standing ovation a Simon (25 punti) per dare minuti a Fontecchio, bravo a farsi trovar pronto con un rimbalzo in attacco e una schiacciata. L'ultima emozione del match la regala Hickman che, dopo la palla scippatagli da Ragland, decide di concludere con una stoppata il contropiede dell'esterno irpino; Milano conquista così la sua prima Supercoppa della sua storia, battendo con il punteggio di 72-90 la Sidigas Avellino.

SIDIGAS AVELLINO - EA7 EMPORIO ARMANI MILANO: 72-90 (19-23; 34-44; 51-67). 

Avellino: Ragland 18, Thomas 10, Randolph 10, Cusin 3, Obasohan 12, Leunen 6, Green 9, Strumia ne, Zerini 2, Severini ne, Fesenko 2, Parlato ne

Milano: Fontecchio 2, Pascolo 6, Dragic 11, Hickman 15, Cerella, Macvan 5, SIMON 25, Kalnietis 4, Cinciarini 6, Sanders 9, McLean 5, Gentile 2.

MVP. Krunoslav Simon è l'MVP della Supercoppa 2016: 25 punti oggi con 5/7 da 3 (10/14 nella manifestazione), conditi da 8 assist e 5 rimbalzi. Una prova mostruosa del croato, capace di mettere in crisi sia Cremona che Avellino.

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