STEFANO
TONUT voto 10: “Tu quoque, Brute, fili mi!”,
avrebbe detto Giulio Cesare prima di prendersi quelle coltellate che lo
uccisero il 15 Marzo del 44 A.C.
La citazione è un po’ “demodè”, ma torna prepotentemente in auge nella domenica di Desio, quando un figlio di Cantù, anziché il coltello, prende in mano un pallone e decide di fare tanto male alla città che, quasi 23 anni fa, gli ha dato i natali.
Venezia si presenta ai nastri di partenza con l’ormai solita squadra iper attrezzata fatta di nomi ad effetto ed esuberi di lusso.
Poi ti ritrovi a sbancare Desio (in attesa del Pianella) grazie al tuo ipotetico rincalzo (di extralusso aggiungo io), che ti sciorina la “prestazioncina” da 26 punti (6/7 da 2, 4/5 da 3, 2/2 ai tiri liberi), 4 assist e 35 di valutazione facendoti iniziare il campionato con un bel colpo in trasferta, che non fa mai male.
Intanto continuiamo ad ingolfare le nostre squadre di funambolici americani, quando i ragazzi, se fatti giocare, rendono eccome. TENGO O’ CUORE ITALIANO.
La citazione è un po’ “demodè”, ma torna prepotentemente in auge nella domenica di Desio, quando un figlio di Cantù, anziché il coltello, prende in mano un pallone e decide di fare tanto male alla città che, quasi 23 anni fa, gli ha dato i natali.
Venezia si presenta ai nastri di partenza con l’ormai solita squadra iper attrezzata fatta di nomi ad effetto ed esuberi di lusso.
Poi ti ritrovi a sbancare Desio (in attesa del Pianella) grazie al tuo ipotetico rincalzo (di extralusso aggiungo io), che ti sciorina la “prestazioncina” da 26 punti (6/7 da 2, 4/5 da 3, 2/2 ai tiri liberi), 4 assist e 35 di valutazione facendoti iniziare il campionato con un bel colpo in trasferta, che non fa mai male.
Intanto continuiamo ad ingolfare le nostre squadre di funambolici americani, quando i ragazzi, se fatti giocare, rendono eccome. TENGO O’ CUORE ITALIANO.
ALEKSANDAR
CZYZ voto 9: nell’incandescente opening game del
Palamaggiò decide di fare subito sul serio mettendosi alla lavagna e portando a
lezione il malcapitato pacchetto lunghi di Reggio Emilia, che per 31 minuti
esatti è il Sergente Garcia al cospetto di Zorro, che maramaldeggia senza
alcuna pietà, con benda, cappello e cavallo.
Si regala (e ci regala) una prestazione sontuosa, che i numeri (26 punti con 12/16 al tiro, 8 rimbalzi, 35 di valutazione, 10 di plus/minus e il bacio accademico) quasi non rendono giustizia.
Canestri in tutte le salse, presenza e leadership da vendere, un autentico spauracchio che Menetti proprio non riesce a fermare, pur provandoci anche con le cattive.
Se è questo a Caserta ci si può davvero divertire. ONNIPOTENTE.
Si regala (e ci regala) una prestazione sontuosa, che i numeri (26 punti con 12/16 al tiro, 8 rimbalzi, 35 di valutazione, 10 di plus/minus e il bacio accademico) quasi non rendono giustizia.
Canestri in tutte le salse, presenza e leadership da vendere, un autentico spauracchio che Menetti proprio non riesce a fermare, pur provandoci anche con le cattive.
Se è questo a Caserta ci si può davvero divertire. ONNIPOTENTE.
BRIAN
SACCHETTI voto 8: “passano gli anni e i mesi, e se li
conti anche i minuti” diceva il grande Faber. Gli anni di Brian a Sassari
diventeranno 7, ormai una pietra miliare del Banco anche se papà Meo allena
altrove, cambiano giocatori e dirigenti, non cambia lui, che nel Monday Night
si abbatte su Varese con una prestazione da 16 punti (3/3 da 3), 4 rimbalzi, 3
assist, 7 falli subìti e 27 di valutazione. Il tutto, uscendo dalla panchina,
in 22 minuti nei quali Moretti era convinto di avere di fronte un marziano.
DICEVAMO DEGLI ITALIANI?
JARROD
JONES/LANDRY NNOKO voto 7: la nuova coppia di pivot in forza
alla Consultinvest Pesaro si fa notare subito per una prerogativa: il rimbalzo.
Ne catturano ben 30 in combinata, dominando letteralmente i tabelloni
dell’Adriatic Arena. Se poi a questo ci aggiungiamo, sempre in combinata, 25
punti, 6 falli subìti, 2 stoppate e 43 di valutazione allora il gioco è fatto,
e il primo mattoncino su quella parete chiamata salvezza è cosa fatta. BAD
BOYS.
VANOLI
CREMONA voto 6: dove eravamo rimasti? Riprende quasi da
dove aveva lasciato la Vanoli Cremona, con una vittoria convincente che scaccia
via qualche mugugno dopo una semifinale di Supercoppa durata, in pratica, 20
minuti.
Qualche maligno aveva detto che c’era forte squilibrio tra esterni ed interni (non ditelo a Paul Biligha, 14 punti e 8 rimbalzi ieri sera, più una stoppata da videogame), altri dicevano che qualcuno era andato li a godersi la pensione, altri che Pancotto la prende già (intanto sono 272 vittorie, in serie A, in carriera). Parole al vento, Cremona c’è, fin da subito. CERTEZZA.
Qualche maligno aveva detto che c’era forte squilibrio tra esterni ed interni (non ditelo a Paul Biligha, 14 punti e 8 rimbalzi ieri sera, più una stoppata da videogame), altri dicevano che qualcuno era andato li a godersi la pensione, altri che Pancotto la prende già (intanto sono 272 vittorie, in serie A, in carriera). Parole al vento, Cremona c’è, fin da subito. CERTEZZA.
DANIELE
CAVALIERO/LUCA CAMPANI voto 5: l’ormai vecchia guardia
di Varese tradisce, completamente, le attese all’esordio in quel di Sassari. 8
punti, 3 palle perse e 4 falli commessi lo score complessivo, con maggiore
impegno avrebbero potuto anche pensare di sbancare il Pala Serradimigni.
Appunto, solo il pensiero, che però non basta, meglio consolarsi con un po’ di
mare sardo, col caldo (paradossale) che fa ci può stare. ODIO (NEANCHE TANTO) L’ESTATE.
TOTO
FORRAY/LUCA LECHTALER voto 4: gli italiani di Trento
avranno il compito, essendo ormai uno zoccolo duro, di far inserire i nuovi e
provare a dare un minimo di continuirà all’ottimo ciclo precedente.
A Brindisi i due in questione (2 punti con nessun canestro dal campo) capiscono ben’altra cosa, ed arriva la prima sconfitta in campionato.
Ragazzi, ok che uno è argentino di nascita e l’altro ha il cognome tedesco, ma siete italiani eh, sto parlando di voi. SVEGLIA.
A Brindisi i due in questione (2 punti con nessun canestro dal campo) capiscono ben’altra cosa, ed arriva la prima sconfitta in campionato.
Ragazzi, ok che uno è argentino di nascita e l’altro ha il cognome tedesco, ma siete italiani eh, sto parlando di voi. SVEGLIA.
THE
FLEXX PISTOIA voto 3: perdere, in un sol colpo, Knowles,
Blackshear, Czyz e Kirk non è facile, ma andare in gita a Cremona, dopo aver
incantato, per ampi tratti, l’Italia dei canestri la scorsa stagione, non è
comunque bello.
Mai in partita al Pala Radi, schiacciati fin dalla palla a due da Turner & company, ci aspettiamo, conoscendo il carattere di Esposito, una reazione quanto prima. BOCCIATI (CON RISERVA).
Mai in partita al Pala Radi, schiacciati fin dalla palla a due da Turner & company, ci aspettiamo, conoscendo il carattere di Esposito, una reazione quanto prima. BOCCIATI (CON RISERVA).
RED
OCTOBER CANTU’ voto 2: che già solo il nome (chi ha
studiato un po’ di storia sa bene il triste riferimento degli altrettanto
tristi fatti avvenuti, in Russia, nell’Ottobre del 1917) meriterebbe (e lo
prenderà, almeno dal sottoscritto) lo zero fisso ogni volta.
Dopo un’estate da pantomima teatrale, in pieno stile Gerassimenko, con tanto di ritiro estivo in Lituania, ci si aspettava, quanto meno, un esordio convincente, invece di prendere 99 punti sul grugno da Venezia, che scappa con la cassa da Desio.
Se questi sono i presupposti (infortunio di Dowdell annesso) si prospetta un’altra stagione di passione per i cari canturini. CACCIA A OTTOBRE ROSSO.
Dopo un’estate da pantomima teatrale, in pieno stile Gerassimenko, con tanto di ritiro estivo in Lituania, ci si aspettava, quanto meno, un esordio convincente, invece di prendere 99 punti sul grugno da Venezia, che scappa con la cassa da Desio.
Se questi sono i presupposti (infortunio di Dowdell annesso) si prospetta un’altra stagione di passione per i cari canturini. CACCIA A OTTOBRE ROSSO.
I
LUNGHI DI REGGIO EMILIA voto 1: che magari qualcuno ha
provato anche a salvarsi, ma tutti e 4 i componenti della fanteria pesante di
Menetti dietro la lavagna.
Completamente e totalmente martirizzati dal duo Czyz/Watt, che a tratti hanno ricordato le “Twin Towers” di San Antonio per come dominavano.
Polonara-James-Cervi-Lesic: eccolo il mitico quartetto, incapace di porre un freno all’uragano che gli si è abbattuto addosso. Infilati in ogni salsa, dal pick & roll al post basso passando per l’altro/basso e il pick & pop. Una dominanza da non dormirci la notte. PORRE RIMEDIO.
Completamente e totalmente martirizzati dal duo Czyz/Watt, che a tratti hanno ricordato le “Twin Towers” di San Antonio per come dominavano.
Polonara-James-Cervi-Lesic: eccolo il mitico quartetto, incapace di porre un freno all’uragano che gli si è abbattuto addosso. Infilati in ogni salsa, dal pick & roll al post basso passando per l’altro/basso e il pick & pop. Una dominanza da non dormirci la notte. PORRE RIMEDIO.
GERMANI
BRESCIA voto 0: (ri) esordire in serie A dopo tanti
anni, tra l’altro in uno scontro diretto, e prenderne 13 (ma ne sono stati
anche 20 e più, non inganni il punteggio finale) segnando 63 punti col 34% dal
campo non è proprio il massimo della vita.
Soprattutto se, da neopromossa, ti puoi permettere un mercato dove confermi Moss e gli aggiungi i fratelli Vitali, Marcus Landry e Jared Berggren, tanto da farti definire, addirittura, una delle possibili sorprese.
Per ora la sorpresa gliel’ha fatta Pesaro, e neanche così piacevole. BATTESIMO DI FUOCO.
Soprattutto se, da neopromossa, ti puoi permettere un mercato dove confermi Moss e gli aggiungi i fratelli Vitali, Marcus Landry e Jared Berggren, tanto da farti definire, addirittura, una delle possibili sorprese.
Per ora la sorpresa gliel’ha fatta Pesaro, e neanche così piacevole. BATTESIMO DI FUOCO.
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