sabato 10 giugno 2017

Finals, gara 4: i Cavs non mollano e forzano gara 5!

Non è ancora finita. Cleveland si ricorda di essere una squadra super e tiene aperte le Finals battendo Golden State e guadagnandosi gara 5, lunedì a Oakland. Merito del talento sconfinato di LeBron James, nuovo re delle triple doppie alle Finals (i 31 punti, 10 rimbalzi e 11 assist di gara 4 sono la sua 9ª, una in più di Magic Johnson), della classe di Kyrie Irving (40 punti), di uno show storico con 24 triple a bersaglio, 49 punti nel primo quarto e 86 nel primo tempo, tutti record nella serie che vale il titolo. I Warriors si arrendono nonostante i 35 punti di Kevin Durant, il migliore dei suoi, in un match in cui sono stati sopraffatti dall’aggressività dei Cavs e in cui la difesa, per la prima volta, non è stata all’altezza. La serie record di vittorie consecutive ai playoff si ferma a 15, il sogno della stagione perfetta sfuma e Golden State torna a Oakland avanti 3-1 nelle Finals, proprio come lo scorso anno.
I Cavs sono riusciti a tornare quelli che avevano passeggiato nelle prime 3 serie. LeBron e Irving sono stati fenomenali, Kevin Love ci ha aggiunto 23 punti, ma la differenza l’ha fatta, finalmente, il supporting cast, dal ritrovato Tristan Thompson (5 punti e 10 rimbalzi, rigenerato da un discorsetto di King James faccia a faccia) a JR Smith (15 punti), dalla grinta di Richard Jefferson (8 punti dalla panchina) alla determinazione di un gruppo con le spalle al muro, motivato anche dalla voglia dei Warriors di festeggiare sul parquet avversario. I Cavs chiudono col 52.9% dal campo, con 24/45 da tre e limitano a 11 le palle perse.
Golden State si scopre battibile proprio quando già si immaginava a sollevare il Larry O’Brien Trophy. E’ mancata la difesa, è mancato il tiro da tre (11/39), sono mancati Steph Curry e Klay Thompson, col due volte mvp fermo a 14 punti con 4/13 al tiro e l’altro Splash Brother che non è riuscito a limitare Irving e ha chiuso con 13 punti e 4/11 dal campo. I Warriors sono stati aggrediti fin dall’inizio, non riuscendo a trovare il modo di pareggiare la fisicità avversaria.
Gara 4 è stata intensa e macchiata da discutibili decisioni arbitrali. la più controversa a 6’18” dalla fine del terzo periodo, con lo speaker della caldissima Quicken Loans Arena che annuncia l’espulsione di Draymond Green (più dannoso che utile, nonostante i 16 punti e 14 rimbalzi) per doppio tecnico e gli arbitri che spiegano che il primo, rimediato a 1’55” dalla prima sirena, era in realtà stato dato a Kerr. Golden State era già sotto 100-85 a quel punto, schiacciata dallo storico primo tempo dei Cavs. LeBron e compagni aggrediscono subito, King James pensa prima di tutto a costruire, anche se è lui a firmare il 27-11 Cavs a 6’54” dalla prima sirena. Golden State trova da Durant i punti per reagire, ma Cleveland continua a martellare: chiude il primo quarto sul 49-33, e nel secondo, trascinata dall’irresistibile Irving (14 punti nel periodo), vola sull’83-61 a 1’07” dal riposo. I Warriors provano a reagire, mentre la partita diventa sempre più tesa e fisica: Curry a 2’38” dalla terza sirena riporta i suoi sul 104-92, ma i Cavs accelerano ancora e a fine periodo sono sul 115-96. Golden State apre l’ultimo quarto con due triple, poi incassa la reazione dei Cavs, che con LeBron allungano sul 124-105. I Warriors non affondano e non tornano più sotto, e quando Irving mette il 132-111 a 2’16” dalla fine gara 5 diventa realtà.

Cleveland Cavaliers - Golden State Warriors 137-116 (1-3)

Cavs: Irving 40 punti, James 31 punti
Warriors: Durant 35 punti, Green 16 punti

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