venerdì 2 giugno 2017
Finals, gara 1: Durant domina! Ai Warriors il primo atto!
Un ciclone. Fatto di tanto talento individuale e di un collettivo meraviglioso. Golden State travolge Cleveland in gara 1 delle Finals, impressionando in attacco e dominando con una difesa quasi perfetta. Cleveland ha pagato, nella ripresa, i troppi errori commessi per tutta la partita, a cominciare dalle 20 palle perse, decisamente troppe quando il gioco vale la candela. Nemmeno il solito, strepitoso, LeBron James, treno in corsa da 28 punti, 15 rimbalzi e 8 assist (ma anche 8 palle perse), è bastato a salvarla.
Golden State ha vinto 13 partite su 13 nella postseason 2017, miglior ruolino di marcia della storia. Ha chiuso gara 1 con sole 4 palle perse (record delle Finals, assieme a quello degli Spurs 2013 e dei Pistons 2005), tenendo i Cavs a soli 39 punti nella ripresa. L'intesa tra Durant e Curry loro intesa ha fatto la differenza. KD#35 ha attaccato di prepotenza il canestro, approfittando del flop della disastrosa difesa di Cleveland, così concentrata sulla difesa del perimetro da lasciare autostrade che l'ex Thunder ha trasformato in 6 schiacciate. Curry, diventato il 5° giocatore della storia a toccare quota 300 triple nei playoff (comanda Ray Allen con 385), è riuscito a fare sempre la cosa giusta, soprattutto in un terzo periodo da 14 punti in cui i Warriors hanno scavato il divario decisivo. Ma Golden State ha vinto di squadra (31 assist), con Thompson (molto più positivo del 3/16 al tiro) e Green a guidare la difesa. "Sono la squadra più forte che abbia mai visto" si inchina Tyronn Lue, un segnale che appare già di pericolosa resa.
I Cavs hanno sbagliato troppo. LeBron ha puntato il dito contro le 20 palle perse, ma nel mirino c’è anche una difesa disattenta, messa in difficoltà dall’aggressività di Durant (James ha perso il confronto diretto), dalla precisione di Curry, e comunque incapace di contenere lo strapotere Warriors vicino al canestro (56 punti in area). Nemmeno l’attacco ha funzionato: 34,9% dal campo e appena 15 assist. LeBron è stato l’unico motivo per cui Cleveland ha chiuso il primo tempo sotto di 8 anziché di 20. Kyrie Irving è stato ottimo in attacco (24 punti) ma ha girato male in difesa, Kevin Love si è fatto sentire soprattutto a rimbalzo (21), ma per i suoi 15 punti ha avuto bisogno di un 4/13 al tiro. Male tutti gli altri, ed è stato uno dei grandi difetti dei Cavs.
Il primo quarto di gara 1 regala lo spettacolo e la intensità mancate per troppe partite playoff quest’anno. Smith mette il primo canestro delle Finals, James soffre da subito Durant ma fa comunque la differenza con 13 punti nei primi 12’. Golden State chiude il primo quarto avanti 35-30 e allunga nel secondo fino al 49-39 che lo scatenato Durant firma a 4’53” dal riposo, ma non riesce ad approfittare dei troppi errori di Cleveland, e il divario al rientro negli spogliatoi è di 8 punti (60-52) Ma i Warriors accelerano con un parziale di 13-0 in avvio di ripresa (chiuso da Curry con la tripla del 73-52 a 8’06” dalla sirena), poi rispondono alla reazione di Cleveland con un 13-1 a cui partecipa anche Green (a secco fin lì) e chiudono il quarto avanti 93-72. I Cavs non hanno modo di reagire e si prendono il quasi tutto il quarto periodo per studiare, con i titolari in campo, gli errori da correggere in vista di gara 2. "Dobbiamo vincere almeno una delle prime due partite qui a Oakland" dice Shumpert in spogliatoio, come dargli torto. La prima chance l’hanno fallita. Nella notte tra domenica e lunedì, alle 2 ora italiana, avranno la seconda.
Golden State Warriors - Cleveland Cavaliers 113-91 (1-0)
Warriors: Durant 38 punti, Curry 28 punti
Cavs: James 28 punti, Irving 24 punti
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