ITALIA - ISRAELE: 69-48 (21-15; 36-32; 51-41)
Inizia nel migliore dei modi l'avventura azzurra ad Eurobasket 2017: gli azzurri affondano Israele con una valanga di triple (13/27) e convincono con una grandissima prova difensiva, costringendo i "padroni di casa" a soli 18 punti nei secondi 20 minuti. E' stata una vittoria di squadra, in cui il collettivo ha messo le proprie stelle nelle migliori condizioni di colpire l'avversario; è stata una vittoria di squadra in cui ognuno è riuscito a piazzare il proprio mattoncino; è stata una vittoria di squadra perchè in fondo un collettivo così, con tanta voglia di sacrificarsi e di lottare su ogni pallone, forse, non ce lo aspettavamo nemmeno!
L'Italia inizia subito forte: Datome è concentrato, Belinelli è ispirato, e Melli sa che può e deve recitare il ruolo di terzo violino azzurro. Dopo 4' il tabellone recita 13-5, l'Italia stringe le maglie in difesa e trova tiri puliti dall'arco: ma Israele non ci sta e contro ribatte con un parziale di 6-0 che costringe coach Messina al time out. I cambi non fanno sbandare gli azzurri, Biligha è un fattore a rimbalzo, Filloy è in fiducia e Aradori è l'uomo d'esperienza che serve all'Italia che, alla fine, chiude sul 21-15 il primo parziale.
Il liet motiv del match sembra non cambiare, Belinelli bombarda, Israele annaspa e il "Beli", ben coadiuvato da Melli e Cusin scrive il +10 azzurro sul 30-20; Burns debutta bene, Casspi e Howell diventano i fattori dei nostri avversari, piazzano un break di 8-0 che costringe gli azzurri a tessere nuovamente la tela. Compito tutt'altro che semplice, Belinelli cerca ma non trova il gioco da 4 punti (libero sbagliato), e Mekel scrive il 36-32 che manda le squadre all'intervallo lungo.
Il terzo periodo è un monologo azzurro: Datome prende fiducia, si mette in proprio e fa rifiatare Belinelli dal punto di vista realizzativo, Howell e Casspi, ancora loro, provano a tenere a galla Israele, ma l'Italia è unita, piace, si sbuccia le ginocchia e lotta su tutti i palloni. Cusin porta gli azzurri in doppia cifra di vantaggio su assist al bacio di Hackett e stoppa in maniera clamorosa Howell, Ohayon muove il punteggio dalla lunetta per Israele, che mostra segni di cedimento e sembra un pugile frastornato.
Se l'Italia, difensivamente, era piaciuta nel terzo periodo, è stata ancor più efficace nell'ultimo parziale, concedendo soli 7 punti a Israele: nell'ordine, 2 liberi realizzati da Ohayon, 3 liberi da Casspi e altri 2 da Dawson, nessun canestro dal campo, tanto sparacchiare dall'arco, con una sola tripla in tutta la partita (7%). Nel mezzo ancora show per Datome, tanto Hackett, tanto Biligha e tantissimo Filloy, protagonista con le sue triple che hanno chiuso il match.
Una vittoria che da tanto morale agli azzurri, ma che non deve gasare oltremodo gli uomini di coach Messina: non eravamo brocchi prima, non siamo fenomeni ora. Sudore, abnegazione e voglia di lottare insieme. Senza strafare, senza voglia di esser prime donne. Il concetto di squadra non deve abbandonare gli azzurri. Ricordando che, chi ben comincia....
TABELLINO:
Italia: Hackett 7, Belinelli 18, Aradori 3, Filloy 12, Biligha , Melli 9, Cusin 4, Cinciarini, Abass, Baldi Rossi, Burns, Datome 16.
Israele: Howell 9, Dawson 3, Mekel 8, Eliyahu 4, Casspi 18, Pnini, Kadir n.e, Halperin, Blayzer, Timor, Zalmanson n.e, Ohayon 4.
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