mercoledì 13 settembre 2017

Eurobasket: una grande Serbia spezza il sogno azzurro

Dopo quattro giorni di riposo dalla vittoria con la Finlandia è, finalmente, giunto il momento di tornare in campo per l'Italia, che nei quarti di finale di Eurobasket affronta la temibile Serbia di Sasha Djordjevic, selezione che, nonostante le innumerevoli assenze (su tutti Milos Teodosic, Nemanja Bjelica e Nikola Jokic), resta assolutamente una compagine di spessore.
Una sfida, quella tra azzurri e balcanici, che, nella fase ad eliminazione diretta, torna dopo ben 18 anni: l'ultima volta fu il 2 Luglio del 1999, semifinale di quell'Eurobasket, si chiamava ancora Jugoslavia ai tempi. L'Italia di Bogdan Tanjevic riuscì a prevalere contro quella Jugoslavia, allenata da Zelimir Obradovic, con in campo gente del calibro di Danilovic, Bodiroga, Divac e Stojakovic, volando in finale e veleggiando verso la vittoria di quell'Europeo.
Dolci ricordi quindi, che speriamo possano essere realtà nella notte di Istanbul, con gli azzurri che vogliono sfatare il maledetto tabù dei quarti di finale, viste le eliminazioni, proprio a questo punto della competizione, nelle ultime due edizioni.

Partono a mille gli azzurri, in maglia bianca per l'occasione, Melli e Datome incendiano la retina serba per il 5-0 iniziale.
Tenetelo bene in mente questo punteggio, perchè resterà stampato, sul tabellone del Sinan Erden Dome, per oltre 5 minuti. La Serbia fa una fatica immane ad attaccare la solita, ottima, difesa dell'Italia, ci vuole l'immenso talento di Bogdan Bogdanovic, con 4 punti filati, a sbloccare l'empasse balcanica (7-4).
Micic e Jovic sfidano Datomer, che col gioco da 3 punti tiene in vantaggio l'Italia (10-8), entra in campo Ariel Filloy che si presenta con la tripla, seguita da un altro siluro di Marco Belinelli (16-12 al 9'), la Serbia sceglie di attaccare con decisione il canestro, cosa che comporta falli spesi dalla nostra Nazionale. Macvan e Milosavljevic sono infallibili dalla linea della carità, Serbia avanti 18-17 alla prima sirena.
Djordjevic ripropone Kuzmic, il neo pivot del Real Madrid risponde presente con 4 punti in fila, l'Italia inizia ad avere le prime difficoltà offensive, Cusin si fa stoppare in stereofonia da Kuzmic e Macvan e, per chiudere l'horror moment, commette anche il suo terzo fallo personale, Messina deve chiamare time out.
Al posto del Cuso si rivede Christian Burns, l'impatto del neo canturino è importante sui due lati del campo, prima sporca un pallone in difesa, poi realizza dopo un bel rimbalzo d'attacco (22-24).
Hackett si fa trovare pronto dall'angolo con la tripla (25-26), la Serbia risponde con uno 0-6 di break firmato Bogdanovic, Marjanovic e Jovic, 25-32 e massimo vantaggio per i serbi, ancora sospensione per Messina.
Belinelli tiene a galla gli azzurri col jumper dall'angolo, Lucic si fa trovare pronto, sul lato debole, da una palla al miele di un dominante Marjanovic, tripla a bersaglio e +8 Serbia (27-35) al 17', e quando anche Milan Macvan, da dietro l'arco, fa male (27-38), il momento si fa duro.
Christian Burns ha una voglia matta di giocare dopo oltre una settimana di naftalina, prende e spara la tripla del -8 (30-38), cui fa seguito la bomba di capitan Datome (33-38), Marjanovic continua a far male in vernice, Lucic e Kuzmic riallargano la forbice, a metà gara è 33-44 per la Serbia.
Il pick & roll tra Hackett e Cusin, chiuso dalla schiacciata del centro nativo di Pordenone, apre il terzo periodo, i rimbalzi in attacco concessi restano un problema per l'Italia, Kuzmic spadroneggia in vernice, lo supportano Macvan e Lucic, 0-6 immediato della Serbia che vola sul 37-52.
Belinelli abbozza la reazione col gioco da 3 punti, Marjanovic, neanche a dirlo, ne mette altri due dopo un rimbalzo offensivo, Biligha e Aradori confezionano un 6-0 che tiene viva l'Italia (46-54), ma ci pensa la panchina, che si becca un fallo tecnico, a rovinare tutto. Macvan segna il libero e realizza due punti successivamente con un bel movimento in post basso (47-57 al 29'), Aradori segna due liberi poi casca nella trappola di Bogdanovic, che si prende un fallo su tiro da 3. La neo guardia dei Sacramento Kings fa 2/3 e scrive il 48-59 dell'ultimo intervallo.
La musica non cambia in avvio di quarto periodo, Bogdanovic riprende da dove ha concluso, segna altri 4 punti, Milosavljevic risponde a Belinelli, 52-65 al 32' con Messina che ferma tutto.
Rientra Burns che con coraggio sfida i lunghi serbi e si prende due liberi che realizza, Messina va col quintetto piccolo e il risultato è un 5-0 griffato Belinelli/Datome che tiene viva la fiammella (59-67).
Bogdan Bogdanovic è diventato un problema: tripla siderale (59-70 al 36'), cui fa seguito un gioco da 3 punti in reverse, l'Italia è disordinata in attacco, Lucic vola a schiacciare il 61-79, che è 0-9 di parziale con inizio dei titoli di coda.
Il finale è passerella per Bogdanovic e Milosavljevic, una penetrazione di Burns serve solo a scrivere il 67-83 finale, l'Italia non sfata il tabù quarti di finale, subisce troppo fisicamente e a rimbalzo, la Serbia va a sfidare la Russia, in semifinale, con gran merito.

ITALIA - SERBIA 67-83 (17-18, 33-44; 48-59)

ITALIA: Hackett 5, Belinelli 18, Aradori 4, Filloy 4, Biligha 4, Melli 7, Cusin 2, Cinciarini n.e., Abass, Baldi Rossi, Burnsa 9, Datome 15. All.: Ettore Messina

SERBIA: Macvan 13, Bogdanovic 22, Lucic 11, Milosavljevic 10, Bircevic, Stimac, Lazic n.e., Micic 2, Guduric, Jovic 6, Kuzmic 9, Marjanovic 10. All.: Aleksandar Djordjevic


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