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immagine: thebiglead.com |
Golden State Warriors - Houston Rockets: 115-86 (22-39; 51-61; 84-77). Serie: 3-3
Game 7! E' questa la sentenza della notte NBA che vede i Warriors annientare Houston grazie ad uno strepitoso ultimo parziale che condanna i texani ad un passivo fin troppo severo. I padroni di casa, in difficoltà per quasi 3 quarti di gioco, scardinano la difesa dei Rockets nel terzo quarto, strapazzandoli letteralmente nell'ultimo periodo, quando gli ospiti hanno palesemente accusato l'assenza di Paul, fulcro del loro gioco.
LA GARA. Durant e Thompson danno il via alle danze, Gordon realizza due triple in un amen e impatta a quota 6, Ariza si iscrive alla festa e regala il primo vantaggio ai texani, vanificato dai primi 5 punti di Stephen Curry. Houston è concentrata, Ariza e Harden, a differenza di Curry e Durant, puniscono sistematicamente dall'arco, imitati da Tucker e Green: la formazione di coach D'Antoni trova giovamento dal tiro pesante e trova il primo vantaggio in doppia cifra (33-19 a 1' dal primo mini intervallo); Harden continua la sua fiera della tripla, la mano di Durant trema dalla lunetta (1/3), il barba realizza la bomba che gli consente di scriverne 12 a referto già nel primo quarto, ancora i due ex compagni, dalla lunetta, fissano il punteggio del primo parziale su un sorprendente +17 Houston.
Golden State si affida a Thompson (5 in fila) per rientrare in partita, Gordon è ispirato ma non basta perché i padroni di casa sono già rientrati sotto la doppia cifra di svantaggio: emblematica azione di onnipotenza di Durant che prima si innalza a stoppare Harden per poi volare a schiacciare, poi serve un cioccolatino a Looney ed infine si prende gioco sempre dell'ex compagno ai tempi di OKC, e realizza 3 liberi che portano i campioni in carica a -5 (50-45 a 4' dall'intervallo). L'attacco texano è palesemente inceppato, in balia della difesa avversaria, e arrivano così errori al tiro e banali palle perse fino a che il solito Harden non si prodiga a togliere le castagne dal fuoco, Curry continua a metter paura ai viaggianti, ma commette un fallo dubbio sul barba che 2/3 dalla linea della carità. I Warriors si distraggono in difesa, Gordon e Tucker ritrovano feeling col tiro pesante, Curry sfrutta l'assist di Bell e tiene i suoi sul -10 che manda le squadre al riposo lungo.
Il vantaggio di Houston dura appena 90'': rientrati dagli spogliatoi, infatti, le triple di Thompson e la schiacciata di Durant riportano GSW ad un solo possesso di svantaggio, con D'Antoni che deve ricorrere subito al time out. Capela non esce con le idee chiarissime e perde palla (passi), Thompson grazia letteralmente la difesa ospite, ma non la pensa allo stesso modo Curry che, dall'arco, regala il vantaggio al popolo della Baia che mancava da inizio partita. I ritmi alti fanno salire decibel ed emozioni, le squadre si alternano al comando delle operazioni, senza però riuscire mai a trovare parziali importanti fino a che, sul finire di 3° periodo, non arrivano le triple di Thompson e Curry a siglare il punteggio sull' 82-74 che manda in visibilio la Oracle Arena. I Rockets sono in balia di Warriors (7/11 dall'arco nel periodo) e hanno perso la tranquillità: eloquente è l'1/4 in combinata di Gordon e Tucker con cui si chiude la terza frazione, con i padroni di casa che hanno ormai ribaltato la situazione.
Cambia poco in avvio di ultimo periodo, Harden e Gordon perdono tre sanguinosissimi palloni, Livingston appoggia e Thompson trova la tripla da 8 metri che rischia seriamente di mandare agli archivi il match (89-77). Houston sprofonda ancora e preferisce la soluzione individuale al gioco corale che aveva caratterizzato i primi tre periodi, Curry & Co., al contrario, la palla la fanno viaggiare con il contagiri e, adesso più che mai, Harden e soci sentono la mancanza di un giocatore che sappia cosa fare col pallone tra le mani. Il parziale è ora impietoso, Golden State scollina oltre quota 100 a 6' dal termine, Capela mette a referto i primi 2 punti del match ma ormai i buoi sono scappati; nemmeno il tempo di scrivere che i Warriors volano sul +25, rimandando ogni discorso a gara 7. Incredibile l'ultimo parziale dei campioni in carica: 31-9, con gli ultimi 5 punti di Houston arrivati negli ultimi 2' di gioco.
Tabellino
Warriors: Looney 4, Curry 29, Thompson 35, Green 4, Durant 23, Bell 3, Young 5, Livingston 6, West 2, McCaw 2, Cook 2, Pachulia, Jones ne, McGee ne, Igoudala ne, Boucher ne.
Rockets: Capela 2, Harden 32, Ariza 14, Tucker 6, Gordon 19, Green 11, Mbah'a Moute, Johnson 2, Anderson, Jackson, Black ne, Hunter ne, Qi ne, Onuaku ne, Nenè ne, Paul ne, Brown ne.
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