Il canestro del Campione di Mario Chalmers, dopo una partita di poche
luci e tante ombre, a 1’13” dalla fine regala a Bologna la Champions
League, il quinto titolo europeo nella storia della V Nere. E’ il suggello di una Final Four trionfale della Segafredo, coi successi su Bamberg e nella finale sul
Tenerife, comandando 80’ su 80’. E’ la vittoria che redime una stagione
fino a ieri negativa nel segno di coach Djordjevic, l’asso serbo che in
panchina ha portato il verbo della difesa, ancora decisiva nella partita
più importante di Bologna, che parte forte come in semifinale.
Il piano partita è lo stesso: difesa
forte e veloce transizione offensiva. Punter imbuca tre triple in un
amen lanciando il 13-2 mentre Tenerife litiga col canestro non trovando
spazi vitali per tirare in equilibrio. I cambi sistematici della Virtus
sono vorticosi, intanto sale di colpi M’Baye che si sostituisce a Punter
in fase realizzativa. Il primo quarto finisce 20-8 con la squadra
spagnola tenuta al 18% al tiro contro il 53% bolognese.
I cambi non cambiano l’inerzia sui due fronti anche se Chalmers è troppo
frenetico nel cercare passaggi suggestivi che finiscono preda delle
mani avversarie. Ma col rientro dei titolari la Segafredo sembra volare.
Nel secondo quarto ancora M’Baye spinge il +18 (34-16), Taylor infila
due jumper, nel Tenerife solo Iverson vede l’anello mentre lo
spauracchio Brussino (decisivo in semifinale contro Anversa con le sue triple) trova solo due punti dalla lunetta. Avesse una
migliore copertura a rimbalzo (15 offensivi concessi: Moreira e Kravic
sono meno efficaci rispetto alla partita di venerdì), Bologna potrebbe
ipotecare il successo già alla pausa chiusa sul 38-24 con M’Baye e
Punter autori rispettivamente di 14 e 13 punti. Punter apre la ripresa
con un gioco alla Danilovic, 3+1, poi replica da tre dall’angolo
toccando 20 punti personali al 22’.
I problemi di Bologna restano i rimbalzi, il Tenerife resta a galla coi
secondi tiri e coi giochi con fallo: un doppio 2+1 di Abromaits e
Iverson e un 3+1 di White spingono il rientro a -9 degli spagnoli ma
subito Punter riconsegna il +14 (58-44) alla terza sirena. Nell’ultimo
quarto Bologna gioca sul cronometro entrando negli ultimi 5’ avanti di
10 (62-52) ma il Tenerife controlla tutte le palle vaganti.
Una partita a lungo dominata diventa così una sofferta volata. M’Baye
non segna da un pezzo, il Tenerife arriva a -6 con 97” da giocare ma qui
Chalmers cava fuori il colpo del maestro, quello del Campione di due
titoli NBA mentre l’MVP Punter chiude la sfida col canestro della staffa, che fa scattare la festa.
Virtus Bologna - Iberostar Tenerife 73-61
Virtus: Punter 26 punti, M'Baye 16 punti
Tenerife: Abromaitis 18 punti, Iverson 11 punti
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