Non c'è partita nella prima sfida tra Warriors e Mavericks. Golden State mette la museruola a un Doncic in serata no, difende alla grande e domina in lungo e in largo gara 1 della finale di Western Conference, vincendo alla fine 112-87. Non c'è nemmeno bisogno di una prestazione da cinema da parte degli Splash Brothers, la compagine californiana muove benissimo il pallone sul perimetro, trova buoni tiri in serie e mette sette giocatori a referto in doppia cifra. Ma il capolavoro arriva a livello difensivo dove un Wiggins versione All Star neutralizza il pericolo pubblico numero uno Luke Doncic, trovando anche il modo di contribuire a livello offensivo con 19 punti. Lo sloveno incappa nella sua peggior prestazione di questa postseason, non riesce mai a prendere ritmo dal campo e alla fine chiude con 20 punti (6/18 al tiro), conditi da soli quattro assist e ben sette turnover, postando anche un bruttissimo -30 di +/-. Meglio di così la compagine di Steve Kerr non avrebbe proprio potuto iniziare la serie.
Golden State parte con un’intensità difensiva che mette in soggezione la squadra ospite. Curry e compagni mostrano anche un po' di zona per qualche minuto ai Mavs che dal canto loro faticano parecchio a trovare ritmo dalla lunga distanza. Wiggins, intanto, oltre a dare subito buone risposte difensive in marcatura su Doncic (il quale viene accidentalmente graffiato al volto dall’ex prima scelta assoluta), si mette anche a produrre, Looney fa lo stesso e i padroni di casa prendono in mano le redini del match. Curry e Thompson ci mettono un po’ a carburare, poco importa perché Dallas non riesce proprio a fare male alla difesa dei Warriors. I Mavs falliscono anche buone conclusioni dal perimetro e alla fine del primo quarto sono sotto di 10 lunghezze dopo aver tirato con un disastroso 3/19 dalla lunga distanza. Gli sprazzi di Bullock e Dinwiddie illudono i Mavs all’inizio del secondo quarto. Dallas con un parziale di 11-1 prova a tornare in partita ma le triple di Poole, Wiggins e Curry nel finale del primo tempo rimettono le cose a posto per la squadra di casa che arriva così al riposo avanti 54-45. Doncic chiude il primo tempo con 5/12 al tiro per 18 punti, gli Splash Brothers, invece, con 1/9 dalla lunga distanza.
A tornare in carreggiata nella ripresa però sono solo i due fenomeni di Golden State. Doncic non riesce proprio a trovare ritmo a tiro, Brunson non aiuta il compagno e i Warriors mettono subito le cose in chiaro a inizio terzo quarto. Con due triple delle sue Curry spinge Golden State al parziale di 10-2 che allontana Golden State, la compagine californiana si mette a giocare la sua pallacanestro e tiene il piede sull’acceleratore, supportata dal caldissimo pubblico del Chase Center. Wiggins continua a difendere con fisicità e disciplina sullo sloveno e i Mavs con l’andare dei minuti perdono contatto con il match e ripongono qualsiasi speranza di rimonta.
Con il canestro di Thompson all’inizio del quarto periodo Golden State tocca il +29, Dallas alza bandiera bianca e ben presto le panchine si svuotano. I Warriors così lanciano subito un chiaro messaggio in gara-1, ora toccherà a coach Kidd e Doncic trovare le giuste risposte nel secondo match della serie.
Golden State Warriors – Dallas Mavericks 112-87 (1-0)
Nessun commento:
Posta un commento