giovedì 9 giugno 2022

NBA Finals: Curry è super ma non basta! Boston torna avanti!

Prestazione da applausi di Boston, che gioca un super primo tempo, subisce il solito ritorno dei Warriors nel terzo periodo ma risponde con grande personalità e scappa via nella frazione finale, andando a vincere gara 3 per 116-100. I punti del trio Tatum-Brown-Smart, la difesa di un eccellente Robert Williams e le troppe disattenzioni dei Warriors regalano cosi il successo che consente a Boston di portarsi sul 2-1 nella serie.
I Celtics ci mettono pochissimo a scrollarsi via le scorie di gara 2. La partenza della squadra di casa è la medicina perfetta per il brutto secondo tempo della sfida di domenica. Brown trova subito ritmo dal perimetro e per la disordinata difesa di Golden State sono guai. Il pallone viaggia che è un piacere sul perimetro, Boston trova tutte le conclusioni che vuole e non ha nemmeno bisogno delle prodezze di Tatum per arrivare al vantaggio in doppia cifra a metà del primo quarto. Produce anche Horford, dall’altra parte con Thompson che inizia a rilento la sola sicurezza dell’attacco di Golden State è un Curry che però deve spendere due falli nei primi sei minuti del match.
Boston tiene il piede sull’acceleratore, cattura rimbalzi in attacco in serie e scappa via. Brown è assolutamente immarcabile, Golden State fallisce nove delle sue prime 10 conclusioni dalla lunga distanza e va sotto di 15 lunghezze. Klay Thompson dà segni di vita nel finale di un primo quarto dominato da Brown (17 punti) e all’inizio del secondo prova a rimettere Golden State in carreggiata. I padroni di casa rispondono colpo su colpo, approfittando delle dormite della difesa dei Warriors. Boston tocca il +18 poi però si materializza la folata, tanto attesa dai tifosi di Golden State, che rimette in partita la squadra californiana.
Un rapido 10-0 in due minuti riavvicina gli ospiti ma il finale del primo tempo è ancora di marca Celtics con Tatum e Smart che riportano Boston al +12. I padroni di casa, spinti da un pubblico caldissimo, vanno così al riposo dopo aver tirato con un ottimo 57% dal campo nel primo tempo. Il tipico terzo quarto di Golden State però è dietro l’angolo e puntualmente si materializza. Gli Splash Brothers salgono in cattedra e la partita cambia. Steph trova le sue triple, Thompson lo segue a ruota, Boston, invece, inizia a fare confusione in attacco. Arriva anche un incredibile possesso da sette punti per i Warriors. Tripla di Curry con fallo che diventa, dopo il replay, “flagrant”, libero del giocatore di Golden State e possesso per gli ospiti che si trasforma in un canestro da tre di Porter Jr. I Warriors passano poi a condurre con l’ennesima tripla di Steph Curry (15 punti nel terzo periodo) ma nel finale della frazione Boston risponde con carattere.
I Celtics si rimettono a giocare e chiudono il terzo periodo in crescendo, per poi, con i canestri di Smart e Tatum aprire l’ultima frazione con un 9-2 che ridà fiato al TD Garden e riporta Boston al vantaggio in doppia cifra. I turnover, alcuni anche cervellotici, di Golden State e l’incredibile difesa di Robert Williams diventano una manna per i Celtics. Boston riprende possesso della zona pitturata e allontana lo spettro di un comeback da parte di Curry e compagni. La tripla dall’angolo di Smart regala poi il +14 ai Celtics che sa tanto di sentenza. Golden State alza bandiera bianca, con Green che esce per falli senza mandarle e dire agli arbitri, i Celtics così per l’ennesima volta rispondono con un successo a una sconfitta in questa postseason. Gara 4 sabato ancora a Boston.

Boston Celtics – Golden State Warriors 116-100 (2-1) 

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