Prestazione da applausi di Boston, che gioca un super primo tempo, subisce il solito ritorno dei Warriors nel terzo periodo ma risponde con grande personalità e scappa via nella frazione finale, andando a vincere gara 3 per 116-100. I punti del trio Tatum-Brown-Smart, la difesa di un eccellente Robert Williams e le troppe disattenzioni dei Warriors regalano cosi il successo che consente a Boston di portarsi sul 2-1 nella serie.
I Celtics ci mettono pochissimo a scrollarsi via le scorie di gara 2. La partenza della squadra di casa è la medicina perfetta per il brutto secondo tempo della sfida di domenica. Brown trova subito ritmo dal perimetro e per la disordinata difesa di Golden State sono guai. Il pallone viaggia che è un piacere sul perimetro, Boston trova tutte le conclusioni che vuole e non ha nemmeno bisogno delle prodezze di Tatum per arrivare al vantaggio in doppia cifra a metà del primo quarto. Produce anche Horford, dall’altra parte con Thompson che inizia a rilento la sola sicurezza dell’attacco di Golden State è un Curry che però deve spendere due falli nei primi sei minuti del match.
Boston tiene il piede sull’acceleratore, cattura rimbalzi in attacco in serie e scappa via. Brown è assolutamente immarcabile, Golden State fallisce nove delle sue prime 10 conclusioni dalla lunga distanza e va sotto di 15 lunghezze. Klay Thompson dà segni di vita nel finale di un primo quarto dominato da Brown (17 punti) e all’inizio del secondo prova a rimettere Golden State in carreggiata. I padroni di casa rispondono colpo su colpo, approfittando delle dormite della difesa dei Warriors. Boston tocca il +18 poi però si materializza la folata, tanto attesa dai tifosi di Golden State, che rimette in partita la squadra californiana.
Un rapido 10-0 in due minuti riavvicina gli ospiti ma il finale del primo tempo è ancora di marca Celtics con Tatum e Smart che riportano Boston al +12. I padroni di casa, spinti da un pubblico caldissimo, vanno così al riposo dopo aver tirato con un ottimo 57% dal campo nel primo tempo. Il tipico terzo quarto di Golden State però è dietro l’angolo e puntualmente si materializza. Gli Splash Brothers salgono in cattedra e la partita cambia. Steph trova le sue triple, Thompson lo segue a ruota, Boston, invece, inizia a fare confusione in attacco. Arriva anche un incredibile possesso da sette punti per i Warriors. Tripla di Curry con fallo che diventa, dopo il replay, “flagrant”, libero del giocatore di Golden State e possesso per gli ospiti che si trasforma in un canestro da tre di Porter Jr. I Warriors passano poi a condurre con l’ennesima tripla di Steph Curry (15 punti nel terzo periodo) ma nel finale della frazione Boston risponde con carattere.
I Celtics si rimettono a giocare e chiudono il terzo periodo in crescendo, per poi, con i canestri di Smart e Tatum aprire l’ultima frazione con un 9-2 che ridà fiato al TD Garden e riporta Boston al vantaggio in doppia cifra. I turnover, alcuni anche cervellotici, di Golden State e l’incredibile difesa di Robert Williams diventano una manna per i Celtics. Boston riprende possesso della zona pitturata e allontana lo spettro di un comeback da parte di Curry e compagni. La tripla dall’angolo di Smart regala poi il +14 ai Celtics che sa tanto di sentenza. Golden State alza bandiera bianca, con Green che esce per falli senza mandarle e dire agli arbitri, i Celtics così per l’ennesima volta rispondono con un successo a una sconfitta in questa postseason. Gara 4 sabato ancora a Boston.
Boston Celtics – Golden State Warriors 116-100 (2-1)
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