lunedì 8 maggio 2023

NBA Play Off, Second Round: Harden spacca Boston! Durant/Booker fanno 2-2!

Philadelphia 76ers - Boston Celtics 116-115 (2-2)

Philadelphia resta in piedi. Vince gara 4 di secondo turno playoff al supplementare piegando Boston col batticuore. Grazie a una prestazione spettacolare di Harden da 42 punti, con la perla della tripla decisiva, che salva i 76ers, che avevano dilapidato ben 16 punti di vantaggio. E parevano spacciati, sotto di 5 in volata a fine regolamentari con Embiid incartato da Horford e Smart in versione guerriero ispirato. E invece proprio lui segna la tripla del potenziale successo esterno, ma con un paio di decimi di secondo di ritardo, appena dopo la sirena, a fine overtime. Philly trema, come Tatum che passa quel tiro e scarica causando la palla persa sul possesso decisivo, ma poi esulta dopo il replay chiarificatore. Serie sul 2-2, adesso, si torna a giocare a Boston, martedì, nella notte italiana. Celtics ancora favoriti, più squadra, più lunga, ma questa potrebbe rivelarsi una vittoria cruciale per l’inerzia della sfida, per come è maturata.

Subito 8-2 Philly che parte forte, di buone intenzioni, Brown segna i primi 10 punti degli ospiti, ma commette due falli nei primi 4’ e deve andare in panchina in anticipo. Boston non segna più, sostanzialmente. 27-19 76ers a fine primo quarto con Embiid che si diverte contro Grant Williams e gli segna contro in tutti i modi possibili o immaginabili e Tatum che chiude i primi 12’ a zero punti. L’Mvp e Brown già con 12 ciascuno. Harden sembra tornare in attacco quello di Gara 1: 11 punti nei primi 5’ del secondo periodo. Brogdon tiene in partita i suoi, cerebrale, Embiid comunque esonda per il +16 Philly (56-40). Tatum realizza il primo canestro con 28” rimasti da giocare prima dell’intervallo. Philadelphia ci va avanti "solo" 59-50. Ha sprecato l’occasione di chiudere la partita: Harris e Melton sono impresentabili. A metà gara 40 punti combinati della coppia Harden (21)-Embiid (19). Il gran primo quarto di Brown (arrivato poi a 16 punti) e il gran secondo quarto di Brogdon (13 complessivi) tengono in scia gli ospiti.
Harden continua a imperversare da 3 punti. Porta i suoi sul +15 a metà terzo periodo. Ma Harris ne combina di tutti i colori. I 12 punti nel periodo di Tatum, che si sveglia, tengono Boston a portata di rimonta. 92-83 Philly dopo 36’. E nel quarto periodo i 76ers implodono. Fragorosamente. Non fanno più canestro. Embiid diventa piccolo piccolo, al cospetto dell’esperienza di Horford, schiacciato dalla pressione. Non una bella vetrina per chi ha appena vinto l’Mvp. Tatum pareggia sul 96 pari. Philly con appena 4 punti nei primi 8’ dell’ultimo quarto. La schiacciata di Horford vale il sorpasso: 98-96. La tripla di Smart pare il colpo di grazia, poi altra tripla di Brogdon per il +5 ospite, ma un imprevedibile gioco da 3 punti di Tucker a rimbalzo d’attacco pareggia i conti. 105 pari. Embiid non segna neppure 1 contro 1 opposto a Smart, ma Harden pareggia con 16” da giocare e Smart sbaglia la tripla per vincere sulla sirena. Supplementare.
Non segna più nessuno. La partita diventa nervosa. Le difese si mangiano gli attacchi. Un evidente fallo in attacco di Tatum viene perso dagli arbitri e si trasforma nella tripla del +2 Celtics. Ma Harden replica da 3, e si rivela il tiro della vittoria. Tatum infatti non se la sente di prendersi l’ultimo tiro, passa a Smart che riceve e segna, ma a tempo scaduto, appena dopo la sirena. Finisce 116-115, Philly la scampa. E ora la pressione torna sulle spalle dei Celtics che hanno sprecato un sostanziale match-point

Phoenix Suns - Denver Nuggets 129-124 (2-2) 

I Suns sono vivi e, nonostante l’assenza di Chris Paul, tirano fuori dal cilindro una prestazione offensiva da applausi e superano i Nuggets in gara 4, pareggiando così la serie. Una partita davvero bella con tante certezze per coach Monty Williams, come la solita produzione della coppia Durant-Booker (36 punti a testa) e qualche gradita sorpresa che arriva soprattutto dai 40 punti della panchina (contro gli 11 di Denver) merito soprattutto di uno Shamet decisivo. Gli ospiti fanno quello che possono per tenere il ritmo dei Suns, tirano con un eccellente 56% e trovano i 53 punti di un Jokic assolutamente immancabile.

Il match è vivo fin dalla palla a due con gli attacchi ad avere costantemente la meglio sulle difesa. Jokic e Murray sembrano indemoniati ma piano piano un Booker incredibilmente efficiente riporta i Suns in scia. Succede anche l’imprevedibile con Jokic che, finito in prima fila alla ricerca di un pallone vagante, dopo aver cercato di prenderlo dalle mani del proprietario dei Suns, Mat Ishbia, gli dà una piccola spinta, condita dal “flop” dell’ex giocatore di Michigan State. Arriva un tecnico per il serbo anche se Ishbia di sicuro ci mette del suo. Nel terzo quarto il match resta in grande equilibrio, nessuno sembra sbagliare in attacco (Phoenix alla fine chiude con il 57% al tiro) e l’intensità resta altissima.
A dare la scossa decisiva a una gara nella quale a brillare sono naturalmente le quattro stelle, Booker, KD, Murray e Jokic, ci pensa però l’improbabile Shamet. Quattro triple nella frazione finale fanno dell’ex Nets (che firma 19 punti) l’uomo del match. Jokic continua a trovare il canestro con una facilità disarmante ma i Suns prendono in mano le redini della gara e scappano a +10 a 4’56’’ dalla sirena con la quarta tripla nella frazione di Shamet. I Nuggets non gettano la spugna e provano a produrre la rimonta, tornando, con il canestro di Murray, al -3 a 1’08’’ dalla fine. I liberi di Warren e Durant però chiudono il discorso e regalano ai Suns il fondamentale successo che pareggia i conti di una serie che tornerà a Denver nella notte italiana tra martedì e mercoledì (ore 4) per gara 5.


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