Serbia – Italia: 76-78 (19-23; 42-40; 62-59)
La follia accompagna gli uomini audaci. L’Italiaè fatta di uomini tanto folli quanto audaci, quanto capaci di andar sul +10 con la Serbia, di sprofondare a -16 dopo 26’ e riazzannare la partita in un amen con il suo capitano,Datome, ed il suo leader, Fontecchio. Nel mezzo, tra errorri, palle perse e scelte opinabili, c’è il cuore di Melli, la follia di Spissu, e la tenacia di Severini di aspettare e godersi il suo momento nella partita, la voglia di Pajola di esser decisivo nelle due metà campo, la tenacia di Polonara, Ricci e Tonut, e la pazienza di chi un giorno si prenderà la scena, ovvero Diouf, Spagnolo e Procida. Potremmo raccontare tante cose, ma oggi ci godiamo il cuore immenso di questa nazionale che, con le spalle al muro, riesce a dare sempre il meglio di sé.
Ora l’Italia spera. Battere Portorico può non bastare, fondamentale sarà il risultato della Repubblica Dominicana per un eventuale arrivo a 3 in testa al girone.
LA PARTITA. Inizio contratto per le due squadre, Melli sblocca il punteggio dalla lunetta, Fontecchio inchioda e cavalca l’attacco azzurro, con Bogdanovic unico realizzatore per i serbi; l’Italia è precisa dall’arco, la Serbia arranca e trova ossigeno con il gioco da 4 punti di Dobric (10-13), ma la tripla di Melli ed il “3+1” di Spissu fanno volare l’Italbasket sul +10 (10-20). Guduric sblocca i suoi, Spissu realizza ancora dalla lunga distanza e Polonara sbaglia per 3 volte il nuovo +10, gli azzurri fanno tutto benissimo ma concedono qualche extra possesso di troppo, i serbi ringraziano e, per quanto visto in campo, il -4 del primo quarto è oro colato per gli uomini di coach Pesic.
I liberi di Pajola illudono, l’Italia arranca in attacco e perde lucidità in difesa, la Serbiatrova continuità dalla lunga distanza e rifila agli azzurri un break di 10-2 che fanno segnare il 31-27 di metà secondo periodo. Fontecchio ci regala nuova linfa ed un nuovo vantaggio,Pajola è il solito mastino difensivo e si conferma un fattore anche nella metà campo offensiva, ancora Bogdanovic tiene a galla laSerbia ma le schiacciate di Melli prima e Fontecchio poi consentono agli azzurri di conservare due possessi di vantaggio. Un ultimo minuto rivedibile di Spissu e soci consente alla Serbia di rientrare ed aBogdanovic di la sua prima, clamorosa, tripla che vale il +2 per i suoi all’intervallo.
Per nulla incoraggiante l’avvio di terza frazione, in cui arrivano altre 3 palle perse e nulla di costruito nei primi 2’ di gioco, con Milutinovche porta sul +5 i suoi; Fontecchio smuove il punteggio dalla lunetta ma ancora Milutinov ci punisce e costringe coach Pozzecco al time out (49-42). L’Italia esce come peggio non poteva dal time out, la Serbia ingrana e non sbaglia un colpo, l’Italia sbaglia tutte le scelte possibili e sbatte contro un’arcigna difesa serba e la tripla di Jovic vale il massimo vantaggio per i suoi (60-44 al 26’). Nel suo momento peggiore, Fontecchio suona la carica, lo ascolta capitan Datome che, con 8 punti in fila, rimette clamorosamente l’Italia in scia.
Datome è on fire ma l’Italia non riesce a cavalcare il momento del suo capitano e ad azzannare una Serbia andata in bambola,Dobric è ossigeno per i suoi, ma l’Italia, andata in bonus forse troppo presto, si aggrappa ad un immenso Pajola ed alla difesa di Melli; Fontecchio, Spissu ed ancora Fontecchio riportano avanti gli azzurri, la Serbia muove il punteggio solo dalla lunetta con Bogdanovic, ma Severini punisce dall’arco per il +5 azzurro (67-72). Il liet motiv non cambia, Serbia dalla linea della carità ed Italia che amministra con intelligenza, ed il challenge premia l’Italia sulla penetrazione di Spissu. Serbia in bambola, Severini recupera sulla rimessa avversaria ma gli azzurri non azzannano la partita, Davidovac litiga col ferro dalla lunetta, l’Italia non segna più, Gudurictrova la tripla del -2 ma un immensoFontecchio trova l’ennesimo step back che vale il 74-78 a 34’’ dall’ultima sirena. Fallo diMelli, Bogdanovic non trema dalla lunetta,Fontecchio sbaglia il jumper che potrebbe chiudere la partita, ultimo possesso serbo conJovic costretto a tirare da 9 metri: gli dei del basket non accolgono la preghiera avversaria e, con immenso pathos, l’Italia fa suo il match.
TABELLINO
Serbia: Avramovic 7, Bogdanovic 18, Davidovac 2, Dobric 15, Guduric 8, N. Jovic 5, S. Jovic 4, Marinkovic 3, Milutinov 14, Petrusev, Ristic ne., Simanic ne. All. Pesic.
Italia: Datome 10, Diouf, Fontecchio 30, Melli 8, Pajola 7, Polonara 3, Procida ne, Ricci, Severini 3, Spagnolo ne, Spissu 14, Tonut 3. All. Pozzecco.
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