Il sogno è finito. L’Italia di Gianmarco Pozzecco è stata battuta 63-100 dagli Usa nei quarti di
finale del Mondiale. Vincono gli Stati Uniti come l’ultima volta, 25 anni fa,
ma questa volta la lezione è pesante con i 12 Nba Usa onestamente
inavvicinabili.
Gli azzurri ci mettono il cuore, provano a rimanere a
contatto con la squadra di Kerr ma dopo 5’ dove l’Italia si è trovata avanti
8-7 con le giocate del duo Melli-Tonut, è iniziata la striscia di quattro
triple (Brunson, Haliburton, Ingram e Reaves) che manda in fuga gli Stati
Uniti: 24-14 per Banchero e compagni nei primi 10’ di gara. Un divario che
cresce con il passare dei minuti perché gli azzurri incappano in una giornata
nera al tiro da tre punti (2/7 nel 1° quarto che diventa 2/19, l’11%, alla
pausa lunga contro il 7/19 a stelle e strisce), arma senza la quale non
riescono ad arginare la furia americana. Team Usa che, reduce dalla sconfitta
con la Lituania nell’ultima partita della seconda fase, ha una voglia matta di
cancellare nella mente dei tanti tifosi filippini che tifano Usa il passo falso
di domenica. Alla sirena di metà gara sono 22 i punti di svantaggio per
l’Italia. Divario che al 40’ si ferma a 37. Peccato per qualche gesto
provocatorio di troppo da parte di alcuni giocatori di Team Usa (Bridges ha
mimato verso la panchina dell’Italia un colpo d’arma da fuoco dopo un
canestro). Paolo Banchero, forse il giocatore più atteso dopo il tira e molla
con la Nazionale prima di scegliere Team Usa, ha chiuso con 8 punti (57% dal
campo).
Per l’Italia una discreta cavalcata (il culmine è
stato il successo contro la Serbia) che si ferma alle porte del club ristretto
di Paesi che si giocheranno una medaglia. Club che al momento ha accolto Serbia
e Usa. Ora non serve a nulla chiedersi se con la vittoria degli Usa sulla
Lituania e un diverso accoppiamento nei quarti avrebbe portato a qualcosa di
diverso. L’Italia è passata con merito dal girone della seconda fase. Di certo
questo Mondiale ha confermato che c’è una base sulla quale lavorare: intravista
ai Giochi di Tokyo (quarti), confermata a Euro2022 (quarti) e rivista nel
torneo iridato nelle Filippine (quarti). Gigi Datome è ai saluti di una lunga
carriera, ma resta un nucleo solido (Melli, Fontecchio, Spissu, Tonut,
Polonara, Ricci) e giovani di prospettiva che in questa stagione sono chiamati
a un ulteriore salto di qualità giocando l’Eurolega con l’Alba Berlino (Procida
e Spagnolo). Con fiducia il futuro può essere azzurro.
Il Mondiale dell’Italia proseguirà con il torneo che
assegna i posti dal 5° all’8°: in semifinale gli Azzurri affronteranno,
giovedì, la perdente di Germania-Lettonia.
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