Miami e New Orleans completano il quadro delle protagoniste dei playoff Nba 2024. Stravincono in casa, gli Heat su Chicago e i Pelicans su Sacramento, nei rispettivi “spareggi” dentro/fuori di 2° turno del play-in. Domenica dalle 19 ora italiana andrà dunque in scena Gara 1 della serie Boston-Miami, opposte per la quarta volta negli ultimi cinque anni ai playoff, mentre Gara 1 della serie Oklahoma City-New Orleans è in programma dalle 3.30 italiane della notte tra domenica e lunedì.
Miami Heat – Chicago Bulls 112-91
“We want Boston!”. Il pubblico dell’Arena di Miami si “allarga” e intona il coro a partita decisa, vinta, sfidando già i prossimi avversari. Miami travolge Chicago in una gara dominata dall’inizio alla fine, trascinata da Tyler Herro, a un assist dalla tripla doppia, e conquista i playoff per il quinto anno di fila, modello di consistenza. Si guadagna l’incrocio con Boston, la prima testa di serie dell’Est, da ottava. Batte Chicago per il secondo anno di fila al 2° turno del play-in. Un film già visto, nel 2023 poi seppe arrivare sino alle Finals piegando in finale di Conference i Celtics in 7 gare. Ma non ci sarà Jimmy Butler stavolta. S’è fatto male contro Philadelphia nella partita precedente: legamento collaterale del ginocchio destro, fuori causa alcune settimane. Miami si affiderà a Herro che 12 mesi fa si infortunò al pronti/via ai playoff: “Pronti a giocarcela coi Celtics. I numeri dicono che sono i più forti, ma siamo costruiti per queste sfide”. Impossibili, sulla carta. Miami è 14-9 di record in stagione senza Butler, suo leader, ma i Celtics non sono un avversario ordinario. Tra l’altro rischia di mancare pure Terry Rozier, ex Celtic, infortunato al collo: non ha giocato il play-in. Stavolta sono bastati Herro, un eccellente Jaquez e un buon Love dalla panchina per schienare i Bulls, deludenti, mai in partita. La fine di un esperimento fallito per Chicago. Difficilmente vedremo ancora assieme con quella maglia DeRozan, in scadenza di contratto, Vucevic e LaVine, da mesi assente per infortunio. Non ha funzionato. Stavolta ha tradito il cast di supporto: White ha tirato 5/16, Dosunmu 3/15, Caruso 2/8. Dura vincere così in trasferta in post season.
Duncan Robinson e Caruso, acciaccati, sono recuperati da Spoelstra e Donovan. Subito 34-17 a fine primo quarto per Miami, che indirizza la sfida. L’allungo determinante arriva poi a fine 3° quarto con le triple consecutive di Wright e Herro nel parziale di 12-0 che chiude il periodo sull’82-60. Poi diventa una passerella trionfale col pubblico di casa che rilancia e “chiama” i Celtics.
New Orleans Pelicans – Sacramento Kings 105-98
I Pelicans, potessero, giocherebbero ogni partita contro i Kings. Li battono per la sesta volta in stagione su altrettanti tentativi e conquistano i playoff dopo lo spavento preso con le due sconfitte di fila patite dai Lakers a cavallo tra play-in e stagione regolare. Stravincono anche senza Zion Williamson, tenuto fuori dal problema al flessore sinistro accusato contro Los Angeles. Ma Brandon Ingram cresce, recuperato non solo nell’integrità fisica, ma finalmente nelle prestazioni, e Jose Alvarado continua a essere scheggia impazzita dalla panchina, che domina quella avversaria, con pure Larry Nance e Naji Marshall in evidenza. E i Kings vanno a picco: hanno tante colpe proprie. Solo Domas Sabonis si presenta alla partita, sostanzialmente. Fox pasticcia troppo, gli altri fanno scena muta. Le assenze degli infortunati Malik Monk e Kevin Huerter pesano più di quella di Zion. Stagione deludente quella della squadra di Coach Brown: enorme passo indietro rispetto alla scorsa annata da rivelazione. La difesa non è cresciuta, l’attacco è peggiorato.
L’allungo dei Pels è griffato dalla schiacciata di Marshall del 49-37, i Kings che non fanno mai canestro da 3 punti: 11/41 complessivo. 54-45 per New Orleans all’intervallo. 12 punti e 9 rimbalzi per Valanciunas a metà gara, 10 punti e 9 rimbalzi per Sabonis: il derby tra lunghi lituani è di qualità. Poi 83-74 per la squadra di casa dopo 36’ con Ingram che trova ritmo in attacco e Fox che fa e soprattutto disfa. La tripla del solito pestifero Alvarado chiude i conti sul 97-77 con 6’ da giocare. Pelicans ai playoff: prenotano l’aereo per Oklahoma City da sfavoriti, ma non condannati in partenza. Kings a casa: passano dall’euforia della batosta rifilata ai Warriors alla desolazione di un epilogo di stagione troppo brutto per essere vero.
EASTERN CONFERENCE
Boston Celtics - Miami Heat
Cleveland Cavaliers - Orlando Magic
New York Knicks - Philadelphia 76ers
Milwaukee Bucks - Indiana Pacers
WESTERN CONFERENCE
Oklahoma City Thunder - New Orleans Pelicans
Los Angeles Clippers - Dallas Mavericks
Denver Nuggets - Los Angeles Lakers
Minnesota Timberwolves - Phoenix Suns
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