Senza storia, tanto a poco. Orlando conquista la prima
vittoria ai playoff in casa dall’aprile 2011, la prima in assoluto dal 2020, e
lo fa vincendo di 38 punti. Stritolando con la difesa, la specialità della
casa, l’attacco di Cleveland, fermato ad appena 83 punti segnati tirando col
39% dal campo e il 25% da 3 punti. Nessuno dei Cavs va oltre i 15 punti…Orlando
non era mai stata avanti nelle due partite giocate in Ohio, stavolta domina
trovando equilibrio, un attacco adeguato all’occasione: Banchero segna 31 punti, Suggs 24, i Magic salgono anche +43
infliggendo a Cleveland la peggiore sconfitta di sempre ai playoff. Come
massimo margine negativo aveva il -36 patito contro Washington nell’aprile
2008.
Carter parte in quintetto al posto di Isaac per Coach Mosley che privilegia
l’attacco rispetto alla difesa. Orlando già avanti 61-45 all’intervallo,
Banchero già con 19 punti. Poi 96-61 dopo tre quarti: partita già chiusa a
doppia mandata dai Magic. Banchero straripa: 31 punti dopo 36’. La schiacciata
a rimbalzo offensivo di Fultz suggella il successo dei Magic. La curiosità:
Banchero diventa il quarto giocatore della storia Nba di massimo 21 anni con
almeno 30 punti, almeno 10 rimbalzi e almeno 5 assist segnati in una gara di
playoff, prima di lui c’erano riusciti solo LeBron James, Luka Doncic e Magic
Johnson. Compagnia di rango. Gara 4 sempre in Florida è in programma sabato
dalle 19 ora italiana.
Joel
Embiid è arrivato ai playoff. Con un paio di partite di
ritardo in sostanza, ma trova in modo di farsi perdonare e soprattutto di farlo
sapere a tutti. Il centro africano segna 50 punti, massimo di carriera ai
playoff, e trascina i 76ers al successo al Wells Fargo Center. Non è ancora
fisicamente al meglio dopo l’operazione al menisco del ginocchio sinistro, la
caduta di Gara 1 e i problemi ai muscoli facciali avvertiti dal play-in
(episodi di Bell’s palsy, non un problema agli occhi, semmai condizionati dalla
patologia), ma se gioca così…Philly stavolta non dilapida il vantaggio in
doppia cifra che non aveva saputo capitalizzare nelle due gare al Garden e fa
sua una partita ad alto punteggio. La ricetta giusta per avere l’ultima parola
contro i Knicks che non s’arrendono sino alla sirena finale, rimanendo in
partita grazie ai rimbalzi d’attacco e ai 39 punti di Jalen Brunson. Maxey
festeggia il premio di giocatore Nba più migliorato del 2024 segnando 25 punti,
le buone prestazioni di Oubre e Payne completano il mosaico vincente per Coach
Nurse.
Falli “flagrant” fischiati a Lowry ed Embiid nel 1° quarto dopo le polemiche e
le legittime recriminazioni arbitrali di Philadelphia post Gara 2. New York è
avanti 58-55 a metà gara, Brunson ed Embiid con 17 punti ciascuno. 7 rimbalzi
offensivi dei Knicks nel solo 2° quarto, però gli ospiti perdono il centro di
riserva Mitchell per infortunio (caviglia sinistra, la stessa che l’ha tenuto
fuori 50 partite in stagione). Il terzo quarto è lo spartiacque: Philly segna 9
triple, quella di Embiid vale l’allungo 82-72. Poi 98-85 76ers dopo 36’: Embiid
con 18 punti nel periodo. Philly pasticcia nel finale, ma “tiene”: la stoppata
di Batum a Hartenstein chiude i conti. Philly accorcia le distanze nella serie,
Gara 4 dalle 19 di domenica ora italiana.
Non solo Jokic e Murray. Stavolta i Nuggets battono i
Lakers trascinati da Gordon, autore
di 29 punti, primato personale ai playoff e Porter, da 20 punti e 10 rimbalzi,
che segna un tiro in sospensione dietro l’altro, immarcabile, nel secondo
tempo. Quello in cui la squadra di Coach Malone allunga, dopo aver rincorso nei
primi 24’. Jokic chiude a un assist dalla tripla doppia, ma il successo della
franchigia del Colorado è di squadra. Semplicemente Denver è più forte di Los
Angeles, come dimostrano il 4-0 agli scorsi playoff e il 3-0 provvisorio in
questi. Ai Lakers manca totalmente Russell, come in Gara 1, finisce con 0
punti, 0/7 al tiro, e Davis come in Gara 2 dopo una grande partita per tre
quarti svanisce quando conta di più, nel 4° periodo, forse esausto, di sicuro
troppo timido. I gialloviola tirano 5/27 da 3 punti: si condannano senza
appelli così. E il pubblico della Crypto.com disapprova con boo sonori. Gara 4
andrà in scena dalle 2.30 della notte italiana tra sabato e domenica, sempre in
California, la serie pare in ogni caso segnata.
Lakers sul +10 dopo il 1° quarto, poi avanti 53-49 all’intervallo grazie ai 30
punti combinati di Davis (16) e James (14). Nuggets tenuti in partita dai 14
punti di Gordon e dai 9 rimbalzi offensivi di squadra. Primo vantaggio esterno
sulla tripla di Porter del 58-55, la schiacciata di Gordon, favoloso, vale il
69-61 esterno: è l’allungo decisivo. Davis tiene in piedi i suoi con 14 punti
nel 3° quarto, ma dopo 36’ è 83-75 Denver che perde Jackson per la distorsione
della caviglia sinistra. Porter comincia a segnare tiri in sospensione uno dietro
l’altro, una macchina da canestri. Invece i Lakers dal perimetro litigano col
ferro avversario. LeBron e Reaves provano d’orgoglio almeno a forzare la
volata, ma i Nuggets controllano il punteggio, vincono con il pilota automatico
inserito e intravedono già il 2° turno.
Orlando Magic - Cleveland Cavaliers 121-83 (1-2)
Philadelphia 76ers - New York Knicks 125-114 (1-2)
Los Angeles Lakers - Denver Nuggets 105-112 (0-3)
Nessun commento:
Posta un commento