Dominio totale, assoluto. Indiana parte fortissimo e tiene il piede sull’acceleratore, distruggendo i Knicks in gara 4 e pareggiando la serie. L’infortunio di Anunoby ha davvero cambiato le prospettive per i già rimaneggiati Knicks, Indiana poi quando trova ritmo in attacco diventa letale. Va tutto male alla squadra newyorchese già dalle prime battute. Brunson sembra spaesato, dall’altra parte Haliburton esalta il basket a mille all’ora di coach Carlisle e i Pacers così prendono subito in mano le redini del match. La squadra ospite non ha risposte, le triple non entrano e Brunson questa volta non riesce a caricarsi sulle spalle l’attacco di New York. Siakam e Turner fanno male nella zona pitturata, Indiana poi trova anche il grandissimo impatto di McConnell e Toppin dalla panchina.
Diventa tutto fin troppo facile per i padroni di casa che arrivano al +23 nel primo quarto, chiudendo poi la frazione avanti 34-14. Lo 0/5 di Brunson nel primo periodo è la perfetta fotografia dei problemi offensivi di una squadra che non sembra davvero in grado di gestire il buco lasciato l’ennesima pedina che va ko. Anunoby peraltro sembra ancora lontano dal possibile rientro, a Indiana ovviamente dei problemi di organico dei Knicks importa ben poco e continua a giocare una splendida pallacanestro, arrivando al riposo in totale controllo sul 69-41. I Pacers nel primo tempo tirano con un eccellente 60% dal campo, con New York che invece non trova risposte dalla lunga distanza e chiude con 2/13. Impassibile tenere il ritmo di Haliburton e compagni con un Brunson poco incisivo, i padroni di casa però nonostante il largo vantaggio non abbassano di un centimetro la guardia anche a inizio ripresa, esaltando una Gainbridge Fieldhouse rumorosissima. Indiana va ben presto al +35 ma Thibodeau, nonostante la gara sia chiaramente totale appannaggio dei Pacers, tiene i suoi titolari sul parquet almeno fino alle battute finali del terzo periodo. Il tabellone dice così 101-63 alla fine del terzo periodo, il lungo garbage time può iniziare, con la testa delle due squadre già alla fondamentale gara-5 in programma a New York martedì.
"Non sottovalutate il cuore dei campioni in
carica”. La celeberrima frase pronunciata nel 1995 da Rudy Tomjanovich a
proposito dei suoi Rockets calza a pennello per questi Nuggets che, dopo aver
steccato davanti al proprio pubblico nei primi due match della serie,
zittiscono tutti i critici con due prestazioni di grande personalità a
Minneapolis. Anche in gara 4 Denver fa capire di avere una marcia in più e, con
la solita leadership di Jokic e la
produzione di un eccellente Gordon,
vince 115-107, pareggiando così la serie (2-2).
Non basta nemmeno un Edwards in grande spolvero (44 punti) ai Timberwolves che
non riescono a rallentare l’attacco di Denver e pagano un’incredibile dormita
nei secondi finali del primo tempo che costa otto decisivi punti. Coach Malone
per una volta deve ringraziare anche la tanto criticata panchina di Denver che
alla fine produce 26 punti (molto bene soprattutto Braun) contro i 13 delle
riserve di Minnesota. Edwards parte subito con grande aggressività, i compagni
però faticano a tenere il suo ritmo con Towns in particolare che non riesce a
trovare continuità in attacco. Denver risponde con le giocate di Jokic e la
produzione di un super Gordon, Murray invece ci mette un po’ a carburare. Con
le triple di Holiday e i canestri di Braun i campioni in carica scappano via in
apertura di secondo quarto arrivando al vantaggio in doppia cifra. Edwards
risponde e Minny torna al -7 ma i 20’’ finali del primo tempo cambiano tutte le
prospettive.
Prima arriva la tripla di Caldwell-Pope poi, dopo il “turnover” di Edwards,
Portis Jr. schiaccia a un secondo dalla fine, non contenti i T-Wolves buttano
via il pallone che viene raccolto da Murray il quale dalla propria metà campo
trova un canestro senza senso sulla sirena, regalando così l’insperato +15
all’intervallo ai campioni in carica. Denver gestisce il vantaggio con
personalità nella terza frazione, Gordon continua a fare male alla difesa di
Minnesota (alla fine 11/12 dal campo per 27 punti), Murray cresce e i Nuggets
riescono ad assorbire senza grandi problemi anche il quarto fallo di Jokic.
Nella frazione finale poi i 16 punti del serbo fanno la differenza. Denver
tiene Edwards e compagni a distanza di sicurezza e ogni volta che ha bisogno un
canestro si affida al suo Mvp che puntualmente risponde presente. I Nuggets
così conquistano il loro secondo successo consecutivo e tornano in Colorado per
gara-5, che andrà in scena martedì 14 maggio, sul 2-2.
Indiana Pacers - New York Knicks 121-89 (2-2)
Minnesota Timberwolves - Denver Nuggets 107-115 (2-2)
Nessun commento:
Posta un commento