Valanga azzurra a Reykjavik. E lunedì a Reggio Emilia l’Italbasket di Pozzecco può ufficializzare la qualificazione all’Europeo del 2025 con due giornate di anticipo. Ma ha già più di un piede dentro il torneo visto che la condizione per farcela era vincere entrambi i confronti con l’Islanda e il primo ha parlato chiaro: nonostante le assenze tra le due Nazionali c’è un abisso, e lunedì a Reggio Emilia per il "ritorno" si aggiungeranno i giocatori di Eurolega. Finisce 95-71, risultato ipotecato col break di 28-1 a cavallo tra primo e secondo periodo, un margine abbastanza spesso da non essere vanificato dal crollo del terzo quarto.
Grant
Basile, 24enne naturalizzato (di origine statunitense) oggi
in forza a Cantù in A2, debutta alla grande con 19 punti e 4 rimbalzi, miglior
marcatore della gara. Prima ufficiale pure per Rossato (7 punti) di Trapani e
Poser di Cremona. Fondamentale Akele (doppia doppia da 13 punti e 10 rimbalzi)
per il primo allungo, così come Bortolani (15) sistema le cose nei momenti
clou. Senza l'unico giocatore di Eurolega, Martin Hermannsson dell’Alba
Berlino, gli islandesi si affidano a Hlinason (Bilbao), che chiude con 15 punti
dopo esser stato oscurato nel primo tempo.
L’Islanda prova a imporre il suo ritmo, sfruttando la
taglia più leggera per correre in transizione, guidata da Hlinason al primo
break (12-8 a metà primo quarto), ma appena inizia il giro dei cambi si
scioglie come neve al sole. Non fa canestro per 5 minuti e subisce la carica
delle seconde linee azzurre, partiti in quintetto con Spissu, Vitali,
Bortolani, Severini e Tessitori. L’ingresso in campo di Akele fluidifica
l’attacco, poco più tardi Basile si presenta con 5 punti in fila e Rossato è
eroico con una palla rubata, un canestro in contropiede e subendo un fallo
antisportivo che produce altri punti. Di fatto dopo 10 minuti l’Italbasket è
già lontana, sul 12-27, dopo un parziale di 19-0. I padroni di casa
continueranno a sbagliare dall’arco (2/14 all’intervallo) e a subire la
fisicità di Tessitori e compagni, arrivando a segnare un punto in un quarto
d’ora, e pochi altri lunetta. Così a turno si esaltano tutti i protagonisti
azzurri, che a metà partita avrebbero praticamente ipotecato la vittoria sul
+24 (25-49).
Condizionale d’obbligo visto che l’Italia approccia il
terzo periodo come peggio non potrebbe: cinque minuti senza segnare tra palle
perse e stoppate del gigante Hlinason. E attaccando a difesa non schierata gli
islandesi colgono un parziale di 12-0 che dimezza lo svantaggio fino al -9
(40-49), sempre con il centro di casa protagonista. Uno che nel 2022 alla
nostra Nazionale aveva rifilato 34 punti. Anche se i locali non torneranno mai
più sotto la singola cifra di svantaggio, il calo improvviso fa sì che nel
quarto periodo ci sia ancora da combattere per evitare la beffa. E l’Italbasket
lo fa senza correre reali pericoli, spingendo fino al +27 (68-95) pur senza
Pozzecco a dirigere in panchina, rimasto fuori dopo l’intervallo per un attacco
di mal di testa.
Nessun commento:
Posta un commento