Memphis e Miami conquistano i playoff. Sono loro le teste di serie numero 8, le avversarie di primo turno di Oklahoma City e Cleveland, le squadre col miglior record di Western e Eastern Conference. I Grizzlies al play-in spazzano via Dallas la cui stagione è stata una delle peggiori nella storia di una franchigia Nba con l’imperdonabile scambio di Luka Doncic e poi il conseguente crollo verticale, gli Heat vincono ad Atlanta dopo un tempo supplementare trascinati dal solito Tyler Herro. Non è Jimmy Butler, ma per mandare al mare in anticipo gli Hawks basta lui.
Memphis Grizzlies - Dallas Mavericks 120-106
I Grizzlies stravincono. Divertono e si divertono
contro i Mavericks versione sparring partner. Funziona tutto. Esibiscono un
eccellente Desmond Bane, il loro giocatore più consistente, recuperano Ja
Morant, il loro giocatore più spettacolare che si era storto la caviglia destra
contro i Warriors, la matricola Zach Edey guadagna applausi. I playoff Memphis
li merita, è stata a lungo tra le prime tre squadre dell’Ovest, l’ottava testa
di serie semmai è penalizzante per il valore assoluto dell’organico. Di
qualità, anche se fra tanti ottimi giocatori manca il campionissimo. Dallas
chiude come peggio non si può una stagione da incubo: la decantata difesa
prende un’imbarcata, Anthony Davis segna 40 punti, ma finisce zoppo,
infortunato una volta di più, l’altra contropartita per Doncic, Max Christie,
ha impatto minimo da riserva di una squadra con record perdente. Le telecamere
inquadrano Nico Harrison, il General Manager: ha commesso un peccato mortale che
gli sarà rinfacciato per sempre.
La schiacciata col tuono di Morant vale il 29-14, fa
impazzire il pubblico del FedExForum. 39-24 Memphis dopo i primi 12’. Poi
49-24, addirittura, per gli sciagurati Mavs si fa tardi presto in Tennessee.
Diventa 66-49 a metà gara con Desmond Bane e Morant dominanti e Anthony Davis
che lotta contro i mulini a vento provando a salvare il salvabile. Dallas
rialza la testa a inizio ripresa trascinata dal suo lungo, accorcia sul 68-75.
Ma Zach Edey fa un figurone - matricola eccezionale per impatto in post season,
già contro Golden State - Jackson segna una paio di triple e soprattutto Dallas
in attacco è solo Davis, con PJ Washington inchiodato a zero punti. E così la
Restaurazione è servita: 96-78 Memphis dopo 36’. Già finita. Perché Davis si
tiene il polpaccio destro, zoppica. La disfatta dei texani è completa. Memphis
invece si guadagna l’incrocio coi Thunder e non da vittima sacrificale.
Atlanta Hawks - Miami Heat 114-123 d.o.t.
Gli Heat sono sempre i soliti: non si arrendono mai.
Conquistano i playoff nonostante la stagione pessima, acciuffandoli con le
unghie pur partendo dalla provvisoria testa di serie numero 10, dall’anticamera
del play-in. Vincono ad Atlanta al supplementare grazie alla prodezze del loro
miglior giocatore, Tyler Herro, da 30 punti, e a quelle di un protagonista
inatteso, Davion Mitchell, che morde in difesa e fa la differenza in attacco al
supplementare. La squadra di Coach Spoelstra è aiutata dalla mediocrità degli
avversari: erano di fronte due squadre imperfette, per non scrivere mediocri.
Miami fa meno peggio di Atlanta, che esagera coi pasticci,. Zach Risacher, la
scelta n. 1 del Draft 2024, alla prima post season Nba è catastrofico, Trae
Young, presunto uomo franchigia Hawks, si conferma talento spettacolare, ma da
playground. Si scansa in difesa con la stagione in bilico fin quando per i
suoi, che come alternativa offensiva hanno Georges Niang - detto tutto -
diventa impossibile recuperare.
62-53 Miami - avanti anche di 17 punti - a metà gara.
Gli Heat tirano col 53% dal campo alla State Farm Arena. Un 9-0 di parziale di
Atlanta a inizio ripresa scatenato da un paio di palle rubate la riporta sotto
sul 64-67, ma Risacher, già disastroso contro Orlando, litiga col canestro,
tira 1/11 dal campo, e così Miami è avanti 86-77 dopo 36’. Gli Hawks però non
mollano grazie a Georges Niang e Caris LeVert: 91-88 per il loro primo
vantaggio, sulla tripla di Young. Cambia tutto. L’attacco di Miami fa tilt,
Okongwu divora Adebayo, Atlanta sale +6 trovando punti in transizione grazie
alla difesa. Herro allora si carica gli Heat sulle spalle ispirando il 9-0 di
controparziale. Volata: lui fa 1/2 ai tiri liberi, Young pareggia a un secondo
dalla fine. 106 pari. A Wiggins non riesce il miracolo allo scadere: tempi
supplementari. E Mitchell, sfruttando lo “sciopero” in difesa di Young, decide
la gara segnando tre triple aperte. Gli Heat vanno ai playoff, gli Hawks in
vacanza.
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