Trento - Milano 70-67 (1-1)
È una magia di Myles Cale sulla sirena a regalare a
Trento la vittoria in gara 2, con un'istantanea che rimarrà nella storia dei
playoff. La squadra di Galbiati pareggia così la serie al termine di una
partita intensa, condotta per larghi tratti ma vinta allo scadere dopo aver
rischiato anche di perderla. Perché Milano, nonostante l'imprecisione al tiro
(33% dal campo e 28% da 3), reagisce ai parziali della Dolomiti Energia e
pareggia con una tripla di Mirotic, che però sbaglia il layup del sorpasso a
24'' dalla fine. Trento, trascinata da Ellis e dalla fisicità di Niang e
Mawugbe, riesce a contenere l'attacco dell'EA7, apparso stanco condizionato da
qualche acciacco, ma si arriva all'ultimo possesso sul 67 pari. Dopo la tripla
di Ford sul ferro, Mirotic prende il rimbalzo ma perde clamorosamente il
pallone: Cale lo raccoglie e lascia andare un folle terzo tempo da 3 punti, che
finisce dentro facendo esplodere la gioia di Galbiati e della T Quotidiano
Arena.
Trapani -Reggio Emilia 102-88 (2-0)
Nonostante l’ottimo avvio difensivo emiliano, Trapani
non ha problemi a bissare al PalaShark ed ora ha l’occasione di chiudere la
serie a Reggio Emilia. Lo strappo decisivo si concretizza nella ripresa, quando
Priftis prova a ritrovare lo slancio vincente di inizio gara alzando il
quintetto. Ma la sua scelta tecnica sortisce l’effetto opposto: la Shark ha più
occasioni di correre e le sfrutta con Notae, che capitalizza sui mismatch
favorevoli. E quando sale di colpi anche Alibegovic, non c’è più storia per
l’UnaHotels. La Shark dilaga ben oltre la doppia cifra di vantaggio, rendendo
il finale una questione di pura formalità.
Brescia - Trieste 92-103 (1-1)
L’avvio bruciante di Della Valle sembrava un indizio
evidente che Brescia avrebbe avuto vita facile anche nel secondo episodio della
serie, eppure Trieste è viva. Il merito va soprattutto a Candussi, che nel
secondo quarto ribalta completamente l’inerzia del match, con la complicità
dello stop offensivo bresciano. Nella ripresa il numero 13 giuliano viene
ottimamente assistito da Uthoff e Ross, uno scatenato Ivanovic non basta alla Germani
per risollevarsi dalla doppia cifra di svantaggio, e così Trieste strappa una
vittoria importante al PalaLeonessa: la serie si porta sull’1-1.
Virtus Bologna - Venezia 77-75 (2-0)
La Virtus inizia con energia e grazie a un grande impatto difensivo prova a prendere subito il controllo della partita. Venezia regge l’urto, con la bidimensionalità di Wiltjer, capace di essere pericoloso in area e fuori, e con la fisicità di Kabengele. McGruder risponde a Belinelli, a cronometro fermo, e gli ospiti chiudono i primi 10’ sotto di 7 lunghezze. La Reyer, in avvio di secondo quarto, lavora efficacemente in difesa e con l’ex Tessitori si riavvicina, ma fatica a contenere uno straripante Clyburn (16 punti, 4/6 da 3 al 20’). Grazie all’ex Efes, Bologna tocca anche il +12. Il peso dell’attacco di Spahija ricade sulle spalle di Kabengele (14 punti al 20’), che rimette i suoi a contatto. E’ un botta e risposta tra Cordinier e il numero 21 orogranata, a chiudere il primo tempo. Al 20’ le V-Nere sono avanti 40-33.La grande novità della ripresa si chiama Tyler Ennis. L’ex Napoli, dopo 20’ opachi, si prende la scena con dei guizzi personali e innescando Kabengele. Si rivede anche Wiltjer, che infila un paio di triple che valgono ai lagunari il sorpasso. Pajola chiude il parziale ospite di 18-3, segnando da tre e andando in lunetta, ma Venezia chiude comunque sul + 4 al 30’. Due fiammate di Morgan pareggiano la gara, che nell’ultimo quarto diventa punto a punto. Negli istanti finali, dopo l’1/2 di Munford in lunetta (-27"), la Segafredo è avanti di due. Clyburn sbaglia la tripla, Kabengele cattura il rimbalzo ma suona la sirena. V-Nere avanti 2-0 nella serie.
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