Detroit Pistons - New York Knicks 113-116 (2-4)
Jalen Brunson si tiene stretto lo scettro di re di New
York: con una tripla a 4'' dalla fine sigilla la sua grandiosa gara-6 da 40
punti e regala il passaggio del turno ai Knicks, che chiudono la serie coi
Pistons sul 4-2. Gara-6 ha riproposto tutti gli aspetti emersi nel corso della
serie, come la fisicità di Detroit, le difficoltà al tiro di entrambe le
squadre e i problemi nella gestione dei finali di gara dei ragazzi di
Bickerstaff, che salutano la post season con un record negativo: nessuna
squadra aveva mai perso 10 partite consecutive in casa ai playoff. I Knicks,
invece, se la vedranno coi Celtics nelle semifinali di conference, al via nella
notte tra lunedì e martedì.
L’approccio dei Knicks è aggressivo, da squadra che vuole chiudere i conti dopo
una gara-5 persa in casa in volata. Brunson parte forte con 15 punti (7/9 al
tiro) nel primo quarto, attaccando ripetutamente l’area, e il vantaggio supera
la doppia cifra: una tripla di McBride a 2’’ dalla prima sirena vale il 23-27.
Il divario tocca il +15 prima che si scateni la rimonta di Detroit con il
solito fattore in uscita dalla panchina: Malik Beasley realizza 15 punti nel
solo secondo quarto, con 5 triple a bersaglio che infiammano la Little Caesar
Arena, e i Pistons trovano il loro primo vantaggio con Cunningham. La quinta
tripla di Beasley vale ai padroni di casa il 61-59 all’intervallo. Tutto ciò
che Detroit aveva prodotto di buono, però, viene vanificato da un terzo quarto
pieno di difficoltà al tiro (0/7 da 3), con New York che ne approfitta per scappare
di nuovo sul +13: Brunson e Bridges sembrano incontenibili, con il play che si
esalta nonostante i fischi continui del pubblico di Detroit. Tutto fa sembrare
che la serie sia inevitabilmente chiusa, ma i Pistons hanno ancora la forza di
riaprirla: Duren guida i suoi a un parziale di 20-5, ed i Pistons si ritrovano
addirittura sul +7 dopo un canestro di Hardaway Jr a 2’35’’ dalla fine. Ancora
una volta, però, è Brunson a indossare le vesti del supereroe: consente ai
Knicks di accorciare con 5 punti in fila, poi sul 113 pari sfida Thomspon in
uno contro uno, lo manda al bar con un crossover e spara la tripla che vale la
serie, ammutolendo il pubblico di casa.
Los Angeles Clippers - Denver Nuggets 111-105 (3-3)
I Clippers sono ancora vivi. Con lo spettro
dell’eliminazione davanti agli occhi, i losangelini rispondono vincendo gara-6,
trascinati dal trio Harden-Leonard-Powell, e regalano la degna chiusura a una
serie divertente ed estremamente equilibrata. Denver perde terreno nel secondo
tempo, e stavolta non riesce nel miracolo finale, con uno Jokic più limitato e
un Porter Jr (condizionato dai problemi fisici) da appena 5 punti. Gara-7, che
decreterà l’avversario dei Thunder, si giocherà a Denver nella notte tra sabato
e domenica.
L’equilibrio che ha caratterizzato la serie continua a essere il filo conduttore
anche in gara-6, con Denver che inizia leggermente meglio (sopra 26-23 alla
fine del primo quarto), sfruttando il buon avvio di Murray: sulla scia dei 43
di gara-5, Jamal ne mette 11 già nel primo quarto, ma i Clippers sono lì
nonostante le difficoltà al tiro (1/9 da 3). Los Angeles si porta infatti
avanti con un parziale guidato da Harden, che tra penetrazioni, liberi e triple
è già a quota 18 a 5’ dall’intervallo. La riposta dei Nuggets passa, manco a
dirlo, da Jokic: l’mvp chiude la prima frazione a quota 20, ma un tap in di
Zubac a 2’’ dalla fine manda la squadra di Lue avanti al riposo (58-57). Nel
terzo quarto, però, il grande equilibrio viene rotto: i Clippers si fanno
travolgenti, sfruttando gli errori degli ospiti e punendo in transizione: Powell
si esalta con una super schiacciata, Leonard è già oltre i 20 punti, e l’Intuit
Dome si scalda dopo la tripla di Jones (+15). Il segreto del parziale, però,
sta nella difesa su Jokic: il serbo viene limitato ad appena 5 punti nel
secondo tempo, ben marcato da Zubac, con Leonard e soprattutto Batum in aiuto.
Il veterano francese è decisivo con il suo contributo (2 rubate e 2 stoppate),
e presente nella sequenza che vale la partita: perché i Nuggets, in qualche
modo, nel quarto periodo tornano a -6 a 2’ dalla fine, e Jokic lancia Westbrook
in contropiede. Batum gli impedisce la conclusione facile, dall’altra parte
Powell realizza la tripla del +9, poi ancora Batum stoppa Westbrook facendo
partire i titoli di coda del match. Gara-7, alla Ball Arena di Denver, si
preannuncia rovente.
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