RIMANTAS
KAUKENAS voto 10: “ciao Rimas, cosa vuoi come regalo per
il tuo trentanovesimo compleanno?”. “Beh, correre su e giù per il campo come se
di anni ne avessi 29 o 19, segnare 21 punti con 9/17 al tiro [3/6 da 3],
spaccare in due la partita e regalare alla mia squadra il primo posto in
classifica, anche se condiviso”.
Ci immaginiamo questo dialogo tra il killer di Vilnius ed un ipotetico interlocutore, la realtà è che è andata esattamente così, perché Reggio “scende” al Palamaggiò con i soliti problemi fisici (ai box Lavrinovic e Golubovic, a mezzo servizio Gentile), va oltre le difficoltà e si porta a casa la 20° vittoria in campionato.
Con lui, tirato a lucido come se di anni ne avesse realmente 10 o 20 di meno, a caricarsi la squadra sulle spalle erigendosi ad assoluto protagonista. Auguri Rimas, 39 e non sentirli. ETERNO.
Ci immaginiamo questo dialogo tra il killer di Vilnius ed un ipotetico interlocutore, la realtà è che è andata esattamente così, perché Reggio “scende” al Palamaggiò con i soliti problemi fisici (ai box Lavrinovic e Golubovic, a mezzo servizio Gentile), va oltre le difficoltà e si porta a casa la 20° vittoria in campionato.
Con lui, tirato a lucido come se di anni ne avesse realmente 10 o 20 di meno, a caricarsi la squadra sulle spalle erigendosi ad assoluto protagonista. Auguri Rimas, 39 e non sentirli. ETERNO.
PIERO
BUCCHI voto 9: messo di fronte al suo passato (3 anni a
Milano dal 2008 al 2011), l’allenatore bolognese non tradisce emozione e
dimostra, come sempre, che senza di lui l’Enel non andrebbe neanche ad
intermittenza, ma sarebbe spenta da un pezzo.
Contro l’EA7 arriva la 12° vittoria in campionato, che blinda il pericoloso discorso salvezza e tiene in piedi quello play off, obiettivo minimo rimasto che, raggiunto, salverebbe, quanto meno, una stagione fin qui disastrosa.
Lui, con la solita lealtà che l’ha sempre contraddistinto, col solito gioco fatto di difesa forte, ha dimostrato di crederci sempre, di non mollare mai, da vero capitano non ha mai abbandonato la nave cercando sempre di condurla in un porto sicuro. CONDOTTIERO.
Contro l’EA7 arriva la 12° vittoria in campionato, che blinda il pericoloso discorso salvezza e tiene in piedi quello play off, obiettivo minimo rimasto che, raggiunto, salverebbe, quanto meno, una stagione fin qui disastrosa.
Lui, con la solita lealtà che l’ha sempre contraddistinto, col solito gioco fatto di difesa forte, ha dimostrato di crederci sempre, di non mollare mai, da vero capitano non ha mai abbandonato la nave cercando sempre di condurla in un porto sicuro. CONDOTTIERO.
CONSULTINVEST
PESARO voto 8: questi sono una squadra vera, ma vera
per davvero. Mi scuserete la ripetizione, ma dopo la sconfitta interna, nel
sabato di Pasqua, contro Caserta il destino dei marchigiani sembrava segnato.
Nient’affatto, dopo il sacco della laguna arriva un’altra vittoria, nello scontro diretto con Capo d’Orlando, che quasi chiude il discorso salvezza, all’interno di un girone di ritorno fin qui di alto livello, che ha visto i ragazzi di Paolini vincere 6 delle 12 partite disputate.
Pochi soldi ma grandi idee, non smetterò mai di ripeterlo. EROICI.
Nient’affatto, dopo il sacco della laguna arriva un’altra vittoria, nello scontro diretto con Capo d’Orlando, che quasi chiude il discorso salvezza, all’interno di un girone di ritorno fin qui di alto livello, che ha visto i ragazzi di Paolini vincere 6 delle 12 partite disputate.
Pochi soldi ma grandi idee, non smetterò mai di ripeterlo. EROICI.
MARQUES
GREEN/JOE RAGLAND voto 7: a lezione di play making, relatori
Joe e Marques. Avellino fa suo il lunch match con Cremona, addenta il terzo
posto e riprende a correre.
E questi due? Sui 29 assist di squadra “smazzati” contro l’ex Pancotto, 18 arrivano dalle loro mani, fanno girare la squadra come un orologio svizzero e mettono in ritmo anche me che li guardo dal divano.
Mani che sembrano fatate, accomunate da quattro occhi che sembrano vedere cose che noi umani non siamo in grado di vedere. VISIONARI.
E questi due? Sui 29 assist di squadra “smazzati” contro l’ex Pancotto, 18 arrivano dalle loro mani, fanno girare la squadra come un orologio svizzero e mettono in ritmo anche me che li guardo dal divano.
Mani che sembrano fatate, accomunate da quattro occhi che sembrano vedere cose che noi umani non siamo in grado di vedere. VISIONARI.
JOSH
AKOGNON voto 6: sicuramente qualcuno avrà avuto da
ridire riguardo questo ragazzo, arrivato sull’isola direttamente da Changchun,
in una carriera che l’ha visto legato, a filo doppio, con la Cina, per di più a
30 anni suonati.
Dubbi ce ne sono, ma se Sassari ha ancora qualcosa da chiedere in questa disgraziata stagione lo deve principalmente a lui: nella vittoria su Torino griffa il suo primo “trentello” italiano (4/5 da 2, 6/9 da 4, 4/4 ai tiri liberi), viaggia a 16.8 punti con ottime percentuali (59% da 2, 43% da 3) e, con lui nel motore, quanto meno la Dinamo non è in deficit, considerando che il record è perfettamente in parità, 4 vittorie e 4 sconfitte. CHINATOWN.
Dubbi ce ne sono, ma se Sassari ha ancora qualcosa da chiedere in questa disgraziata stagione lo deve principalmente a lui: nella vittoria su Torino griffa il suo primo “trentello” italiano (4/5 da 2, 6/9 da 4, 4/4 ai tiri liberi), viaggia a 16.8 punti con ottime percentuali (59% da 2, 43% da 3) e, con lui nel motore, quanto meno la Dinamo non è in deficit, considerando che il record è perfettamente in parità, 4 vittorie e 4 sconfitte. CHINATOWN.
FRANK
VITUCCI voto 5: coach, sai quanta stima nutro nei tuoi
confronti, ma andare a Sassari ed affrontarla, sul suo campo, col suo gioco
prediletto, ovvero il classico “run & gun” senza costrutto ma efficace se
replicato dagli avversari, è un suicidio, come tuffarsi sanguinanti nell’Oceano
in attesa degli squali.
E infatti, dopo un primo tempo equilibrato, è arrivata la scarica: 60 punti incassati in 20 minuti, che sommati ai 52 del primo tempo fa 112, impensabile sopravvivere, pur segnandone 98 tirando col 65% da 2 e col 54% da 3, ma concedendo il 56% da 2 e il 68% da 3. Gli squali arrivano, basta solo pazientare. SPARACCHIATI.
E infatti, dopo un primo tempo equilibrato, è arrivata la scarica: 60 punti incassati in 20 minuti, che sommati ai 52 del primo tempo fa 112, impensabile sopravvivere, pur segnandone 98 tirando col 65% da 2 e col 54% da 3, ma concedendo il 56% da 2 e il 68% da 3. Gli squali arrivano, basta solo pazientare. SPARACCHIATI.
REYER
VENEZIA voto 4: dopo il suicidio interno con Pesaro ne
arriva un altro, a Varese, dopo essere stati a contatto per 35 minuti.
Le partite, come spesso detto, durano 40 minuti o forse più, quindi la spina del cervello va tenuta sempre accesa, perché di là c’è una Varese caldissima (5 vittorie nelle ultime 7 partite, con annessa qualificazione alle Final Four di Europe Cup), che non fa sconti.
Anche qui il raggiungimento della post season è l’ancora di salvezza in una stagione ben al di sotto delle aspettative, ma di questo passo anche quest’ultimo obiettivo andrà a farsi benedire. RIEMERGERE.
Le partite, come spesso detto, durano 40 minuti o forse più, quindi la spina del cervello va tenuta sempre accesa, perché di là c’è una Varese caldissima (5 vittorie nelle ultime 7 partite, con annessa qualificazione alle Final Four di Europe Cup), che non fa sconti.
Anche qui il raggiungimento della post season è l’ancora di salvezza in una stagione ben al di sotto delle aspettative, ma di questo passo anche quest’ultimo obiettivo andrà a farsi benedire. RIEMERGERE.
SIMONE
FONTECCHIO/VALERIO MAZZOLA voto 3: Giorgio Valli, alla
vigilia dell’ultimo mese di Regular Season, aveva parlato di ciclo terribile.
Non ha tutti i torti, se i suoi due vassalli, a Pistoia, vanno in campo e rispondono con 11 punti, 4/15 al tiro e 3 palle perse di fatturato combinato.
La salvezza passa anche e soprattutto dalle loro mani, se non arriva la svegliata il rischio resta tangibile. WAKE UP.
Non ha tutti i torti, se i suoi due vassalli, a Pistoia, vanno in campo e rispondono con 11 punti, 4/15 al tiro e 3 palle perse di fatturato combinato.
La salvezza passa anche e soprattutto dalle loro mani, se non arriva la svegliata il rischio resta tangibile. WAKE UP.
MICAH
DOWNS voto 2: assieme all’amico Peyton Siva è il volto
del momento critico che sta vivendo la Juve Caserta, fatto di una sola vittoria
nelle ultime 8 partite, con quella salvezza che proprio non si vuole
raggiungere, pur stando ad un passo.
Contro Reggio Emilia è un disastro totale, un rendimento degno del miglior trash horror movie: 11 punti ma 5/17 al tiro, 5 palle perse (di cui una banale e nel momento topico della gara) ed una debolezza mentale assolutamente inaspettata da uno che non è proprio il vostro abituale ragazzino delle giovanili che mandate in campo per disperazione. Pioggia di errori, come le ciliegie, uno tira l’altro, e la salvezza resta ancora una chimera. BUIO PESTO.
Contro Reggio Emilia è un disastro totale, un rendimento degno del miglior trash horror movie: 11 punti ma 5/17 al tiro, 5 palle perse (di cui una banale e nel momento topico della gara) ed una debolezza mentale assolutamente inaspettata da uno che non è proprio il vostro abituale ragazzino delle giovanili che mandate in campo per disperazione. Pioggia di errori, come le ciliegie, uno tira l’altro, e la salvezza resta ancora una chimera. BUIO PESTO.
ACQUA
VITASNELLA CANTU’ voto 1: settimana iniziata male, con la
notizia dell’arresto di alcuni dirigenti del Krasny Oktiabr, l’altra squadra di
cui è proprietario il nostro amico Gerassimenko, terminata peggio, con la
sconfitta di Trento, la 4° consecutiva, la 5° nelle ultime 6 partite, la 9° in
questo disastroso girone di ritorno.
Bazarevich, per quel che vale, parla di squadra sfiduciata e quasi impaurita, le dichiarazioni proprio ideali alla vigilia di un autentico spareggio, domenica, contro la Virtus Bologna, da vincere assolutamente se si vogliono evitare guai seri, che dopo quegli esborsi e tutto quel caos procurato farebbero più rumore della caduta di un elefante. SCREAM.
Bazarevich, per quel che vale, parla di squadra sfiduciata e quasi impaurita, le dichiarazioni proprio ideali alla vigilia di un autentico spareggio, domenica, contro la Virtus Bologna, da vincere assolutamente se si vogliono evitare guai seri, che dopo quegli esborsi e tutto quel caos procurato farebbero più rumore della caduta di un elefante. SCREAM.
EA7
MILANO voto 0: qualcuno parlerà di deja vu, ed è
esattamente così, perché a Brindisi le “scarpette rosse”, almeno per quanto
riguarda il campionato, giocano la peggior partita stagionale.
Mai in partita, sovrastati a rimbalzo (43-28), incapaci di trovare la via del canestro (16/56 dal campo, 28%, con 50 punti realizzati, era dal 1998 che non si toccava un punto così basso), con un linguaggio del corpo che io e i miei amici, la domenica dopo pranzo al campetto, a confronto sembriamo il Dream Team.
Reggio Emilia, intanto, li aggancia in vetta, loro, dopo la prematura ed inaspettata eliminazione in Eurocup, anziché invertire la tendenza e dare certezze in chiave scudetto fanno il passo del gambero. Mi duole ripeterlo, ma sono I SOLITI NOTI.
Mai in partita, sovrastati a rimbalzo (43-28), incapaci di trovare la via del canestro (16/56 dal campo, 28%, con 50 punti realizzati, era dal 1998 che non si toccava un punto così basso), con un linguaggio del corpo che io e i miei amici, la domenica dopo pranzo al campetto, a confronto sembriamo il Dream Team.
Reggio Emilia, intanto, li aggancia in vetta, loro, dopo la prematura ed inaspettata eliminazione in Eurocup, anziché invertire la tendenza e dare certezze in chiave scudetto fanno il passo del gambero. Mi duole ripeterlo, ma sono I SOLITI NOTI.
Nessun commento:
Posta un commento