domenica 15 settembre 2019
Fiba World Cup 2019: la Spagna è Campione del Mondo! Francia di bronzo
Una finale inaspettata, ma per questo ancora più bella e imprevedibile.
Sono Argentina e Spagna le due Nazionali che si contendono il trono Mondiale per il 2019.
Per entrambe si tratta della seconda volta in finale: la Spagna ci arrivò nel 2006, in Giappone, battendo in finale la Grecia, mentre all'Argentina toccò 4 anni prima, negli Stati Uniti, e fu una sconfitta contro l'allora Jugoslavia.
Settima sfida assoluta tra le due squadre, la 5° ad un Mondiale (nel 1994 e nel 2010 vittorie argentine, nel 1998 e nel 2006 vittorie spagnole), mentre le altre due volte si sono incontrate alle Olimpiadi (entrambe le volte vittorie spagnole, nel 2004 e nel 2016).
Scariolo sorprende tutti con Oriola in quintetto, l'ala del Barça risponde come se ci avesse giocato da sempre: subito 2 punti, subito tanta difesa e aggressività, Rubio e Gasol non hanno bisogno di presentazione, dopo 2 minuti è 0-7 Spagna.
Brussino prova a rispondere, ma quando Rubio va comodo a prendersi due tiri e Juancho Hernangomez, con la solita energia, conquista rimbalzo in attacco e va col gioco da 3 punti (2-12), Hernandez deve fermare tutto.
Oriola allarga la forbice, l'Argentina finalmente si sveglia, e la parte del gallo la fa Nicolas Brussino, che sgancia due siluri in un amen, seguiti dalla penetrazione di Campazzo (10-14 al 7'), time out Scariolo.
Deck subisce fallo su suo canestro (13-14 e parziale di 11-0), ma come sempre, quando serve, Pau Ribas si conferma l'uomo della provvidenza: prima la tripla, poi i tiri liberi, dopodichè l'assist per la schiacciata in rimorchio di Willy Hernangomez, con Llull a danzare in vernice con una penetrazione elegantissima, alla prima sirena è 14-23 Spagna.
L'Argentina ci sta capendo poco, la Spagna sente l'odore del sangue, Fernandez si mette in moto con due triple intervallate da una giocata bellissima di Willy Hernangomez (14-31 al 13'), l'albiceleste reagisce ancora con Laprovittola: il neo playmaker del Real Madrid, praticamente da solo, piazza il beak di 7-0 che tiene viva l'Argentina (21-31 al 15').
La Spagna inizia a giocare come il gatto col topo, frustrando ogni tentativo di vero riavvicinamento dei sudamericani: Llull e Willy rispondono a Laprivittola (21-35), Delia, Campazzo ai liberi (ingenuo fallo antisportivo di Ribas) e Deck (gran schiacciata in contropiede dopo grande difesa) fanno un altro 6-0 (27-35 al 17'), ma la Spagna blocca tutto e subito con Gasol a predicare e Oriola, Juancho e Rubio a concretizzare. All'intervallo lungo è 31-43 per una Spagna in controllo, l'Argentina non è la solita, anche perchè Luis Scola, fin qui, è spettatore non pagante.
Vilodza attacca con decisione e lucra due liberi, ma il controllo della Spagna resta totale, come quello di Gasol, che manda tutti a canestro come se facesse il playmaker, l'Argentina è irriconoscibile ed in rottura prolungata nonostante il time out di Hernandez, al 25' dai e vai scolastico tra Gasol e Rubio, parziale di 0-12 "Roja" e 33-55 al 25'.
Deck e Campazzo, in meno di 30", segnano due triple (39-55), Scariolo è tempestivo a fermare tutto, Scola si vede solo dalla lunetta, la Spagna continua a difendere ed attaccare in maniera quasi perfetta, la girandola di tiri liberi arride agli iberici, che comandano 47-66 alla penultima sirena.
Gabriel Deck è l'unico ad avere voglia di lottare, al 33' appoggia al vetro il 54-68 che costringe nuovamente Scariolo al time out.
E' l'ultimo, piccolo, sbandamento della Spagna, che da li torna in controllo, coi suoi veterani: Rubio, Fernandez, Llull e Marc Gasol. L'Argentina non riesce più a rientrare nonostante la grandissima volontà di un commovente Deck, non ce n'è più per nessuno, finisce 75-95, la Spagna è Campione del Mondo per la seconda volta nella sua storia chiudendo imbattuta questo torneo.
Applausi comunque per l'Argentina, arrivata fin qui contro ogni favore di pronostico.
Argentina - Spagna 75-95 (14-23, 31-43; 47-66)
Argentina: Caffaro, Vildoza 2, Scola 8, Campazzo 11, Laprovittola 17, Brussino 8, Fjellerup, Delia 2, Deck 24, Redivo 3, Garino, Gallizzi. All.: Sergio Hernandez
Spagna: Colom, Fernandez 11, Ribas 5, Rubio 20, Claver 2, Gasol 14, W. Hernangomez 11, Oriola 6, Rabaseda, Llull 15, Beiran, J. Hernangomez 11. All.: Sergio Scariolo
FINALE 3°/4° POSTO
Francia - Australia 67-59
E' la Francia a conquistare la medaglia di bronzo, bissando il piazzamento in Spagna nel 2014, fin qui miglior risultato di sempre dei "galletti" ad un Mondiale, e consolandosi col pass diretto per Tokyo 2020.
Nando De Colo (19 punti) è come al solito prezioso dalla panchina, Evan Fournier (16 punti e 5 rimbalzi) accompagna, l'Australia è, senza ombra di dubbio, svuotata e demotivata dopo la maratona contro la Spagna, e lascia negli spogliatoi organizzazione e frizzantezza, salvata la pace dell'incommensurabile Joe Ingles (17 punti, 5 rimbalzi e 3 assist).
Il 4° posto in Cina è comunque il miglior piazzamento di sempre, ad un Mondiale, per i "Boomers" che, in chiave Tokyo 2020, con un Ben Simmons in più nel motore (perchè ricordiamo la sua assenza a questo torneo), possono essere un brutto cliente per chiunque.
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