sabato 15 febbraio 2020

Final Eight 2020: Brindisi e Venezia a caccia della prima gioia


Per il 3° anno consecutivo, la finale di Coppa Italia è lo scenario perfetto per una "prima volta": Venezia, che non aveva mai vinto una singola gara alle Final Eight, quest'anno fa fuori le due favorite e approda in finale, dove troverà una Brindisi che vi ritorna un anno dopo, strapazzando una Fortitudo mai in partita. La finale inizierà alle ore 18:00, con diretta su Rai Sport ed Eurosport 2.

Milano - Venezia: 63-67 (22-15; 31-29; 44-54). 
Venezia sa soffrire e azzanna Milano, approdando per la prima volta in finale di Coppa Italia eliminando, dopo la Virtus, la seconda favorita al successo. Coach Messina, complici i problemi alla caviglia di Sykes, inserisce Roll nelle rotazioni, lasciandolo però in panca. Milano inizia bene, Venezia si aggrappa a Mazzola, ma Scola e Nedovic fanno scappare Milano (19-7). La reazione Reyer , nonostante 6 palle perse in 7’, arriva con le triple di Filloy e Bramos ed i lagunari tornano sotto la doppia cifra di svantaggio. Milano si spegne in attacco e non trova più dividendi nonostante i tanti, troppi rimbalzi offensivi catturati; coach De Raffaele ricorre al doppio pivot Watt-Vidmar ed è proprio l’ex Caserta, con De Nicolao e Daye, a riportare a contatto Venezia che ricuce fino al 31-29 dell’intervallo, con l’Olimpia che realizza soli 9 punti nel 2º quarto. Non cambia il liet motiv nella 3ª frazione: Venezia è perfetta in difesa e più reattiva in attacco guidata da un Daye implacabile e da un monumentate Watt e scappa fino al +10 del 29’ (41-51). Nel suo momento migliore Venezia concede liberi al sapor dell’ossigeno ai suoi avversari, Milano non riesce ad uscire dal suo momentaccio e De Nicolao piazza la tripla del nuovo +10. La Reyer che si adagia e non trova la via del canestro quasi per 6’ in avvio di ultimo quarto, fino al canestro di Daye; nel mezzo Milano ricuce soprattutto dalla lunetta e arriva fino a -4 dopo i 3 liberi di Nedovic. Venezia torna a soffrire a rimbalzo, Daye è costretto a spendere falli sotto le plance e Micov porta clamorosamente i suoi ad un solo possesso di svantaggio (56-58 al 38’). Il time out di coach De Raffaele infiamma il match e regala, nell’ordine, le triple di Bramos, Rodriguez e De Nicolao, Micov è impreciso dalla lunetta ma Venezia sciupa e ancora Rodriguez prima tiene i suoi a galla, poi sciupa tutto e regala 3 liberi a Bramos che, però fa 0/3 dalla lunetta. Watt cattura il rimbalzo e poi realizza, Rodriguez non molla, ma Daye manda a bersaglio i liberi che valgono per Venezia la prima finale della sua storia.

MILANO: Punti: Rodriguez 15 Rimbalzi: Scola, Tarczewski 9 Assist: Rodriguez 3 Valutazione: Scola 18
VENEZIA: Punti: Watt 16 Rimbalzi: Watt 10 Assist:  Daye, De Nicolao, Chappell 3 Valutazione: Watt 14

Brindisi - F. Bologna: 78-53 (23-12; 45-24; 64-37). 
Senza storia la seconda semifinale tra Brindisi e Fortitudo: i pugliesi imprimono da subito un ritmo forsennato al match, Bologna deve inseguire e, alla lunga, non riesce a tener testa a Brown e soci. Al rientro dall'intervallo, poi, i felsinei escono anche mentalmente dal match, ed i 53 punti realizzati rappresentano la peggior prestazione offensiva nella storia delle Final Eight, al pari di Biella che nel 2010 realizzò i suoi 53 punti contro la Montepaschi, nella semifinale del 2010.
Parte forte Brindisi con un parziale di 7-0, Sims sblocca il punteggio per i suoi, Fantinelli ed Aradori consentono alla Fortitudo di superare il momento difficile ma Brown si mette in proprio e regala spettacolo, regalando ai suoi il primo vantaggio in doppia cifra ai suoi (18-8); Cinciarini prova a limitare i danni ma Banks, dall'arco, consente ai suoi di allungare fino al +11 di fine 1° quarto. La difesa brindisina è asfissiante, Bologna forza ma fa tanta fatica in attacco non trova mai fortune dall'arco, ed anche la panchina pugliese porta il suo mattoncino in entrambe le metà campo: le triple di Zanelli consentono a Brindisi di doppiare la Effe (32-16), anche Sutton si iscrive al match ma Bologna prova in ogni modo a non crollare con Fantinelli presente anche a rimbalzo. I felsinei, poi, hanno da recriminare verso la terna per qualche "non fischio" Brindisi non molla niente e Aradori si va praticamente a prendere un fallo tecnico in chiusura di tempo, con Banks che manda all'intervallo Brindisi sul +21. Non cambia lo scenario al rientro dagli spogliatoi ed anzi, chi si aspettava una reazione bolognese si trova ad assistere al monologo dei pugliesi, onnipresenti in difesa e precisi in attacco; Bologna, ad onor del vero, non manda a bersaglio nemmeno i tiri facili, trovando la prima tripla del match con Cinciarini, quando Brindisi ha ormai trovato anche i 30 punti di vantaggio. Coach Martino, a questo punto, concede tanti minuti anche a Dellosto (molto presente a rimbalzo) ma Brindisi, nonostante i ritmi siano ampiamente calati, è arcigna in difesa e concede tiri facili solo dalla lunghissima distanza. Cinciarini, a poco più di 2' dal termine, è il primo dei suoi a raggiungere la doppia cifra, Vitucci concede minuti anche a Cattapan e Guidi, con Brindisi che torna in finale a distanza di un anno.

BRINDISI: Punti: Brown 18 Rimbalzi: Banks 7 Assist: Thompson 7 Valutazione: Brown 26
F. BOLOGNA: Punti: Cinciarini, Sims 10 Rimbalzi: Sims, Daniel 9 Assist:  Sims 2 Valutazione: Sims 11


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