Miami domina il 2° tempo e porta a casa l’1-0 nella serie contro Philadelphia, vincendo gara 1 alla FTX Arena per 106-92. Due assenze pesanti per parte, Kyle Lowry per i padroni di casa e Joel Embiid per i Sixers, che hanno inciso però in maniera estremamente diversa sulla partita. Senza il centro camerunese, Philadelphia è sembrata davvero l’ombra di se stessa. Miami, invece, ha trovato nel duo Adebayo-Herro (49 punti in due) l’arma decisiva per attaccare la difesa di coach Doc Rivers e generare una pallacanestro vincente.
Il pick and roll tra Tyler Herro e Bam Adebayo ha cestisticamente ucciso la difesa di Philadelphia per tutta la partita. I due giocatori degli Heat si sono completati a vicenda nella metà campo offensiva, cercandosi e trovandosi a memoria. Herro ha chiuso con 25 punti, tirando 9/17 dal campo, con 7 assist e 0 palle perse. Adebayo ne ha aggiunti 24 (8/10 al tiro) con 12 rimbalzi, 4 assist, 2 recuperi e 1 stoppata in 34’. Semplicemente immarcabili.
Miami esegue alla perfezione in attacco, Philadelphia risponde con difesa e organizzazione, rimanendo attaccata alla partita. L’inizio di gara 1 vede gli Heat scappare più volte verso la doppia cifra di vantaggio e gli ospiti sempre lì a ricucire, un possesso alla volta, con estrema lucidità. Nel finale di 2° quarto, però, Miami smette di segnare e Philly produce un parziale di 19-7 che la porta per la prima volta davanti nella partita. All’intervallo, Sixers i chiudono sul +1 (51-50). Miami domina nettamente il 2° tempo (56-41), schiacciando gli avversari con una difesa martellante e un attacco iper bilanciato, sostenuto anche dai rimbalzi offensivi e dai canestri da seconde opportunità. Gli Heat trovano anche il massimo vantaggio a 6’ dalla sirena (+21) ma Philadelphia, sfiancata e demotivata, è già con la testa a gara 2.
Nemmeno i fenomeni come Luka Doncic possono battere da
soli le grandi squadre come i Phoenix Suns. Lo sloveno inventa una partita show
in gara-1 delle semifinali di Western Conference, 45 punti che servono però a
Dallas più per restare in partita che per provare a vincerla. Perché Phoenix,
con 6 giocatori in doppia cifra, è uno strepitoso collettivo che controlla per
40 minuti, prendendosi il 121-114 finale dopo essere stata anche a +21.
I Suns hanno vinto di squadra. Con la difesa che ha lasciato sfogare Doncic e
controllato tutti gli altri e con l’attacco gestito alla perfezione da Paul (19
punti e 3 assist) e soprattutto Booker (23 punti, 9 rimbalzi e 8 assist),
tornato a pieno servizio dopo l’infortunio. Minuti importanti per Cam Johnson,
che ritocca a 17 punti il proprio massimo nei playoff, e JaVale McGee, che si
merita gli elogi del coach nonostante il boxscore dica 4 punti in 14’. Phoenix
per la 7ª partita consecutiva ha tirato sopra il 50% dal campo e ha dominato 51-36
a rimbalzo, con Ayton enigma che la difesa di Dallas non è praticamente mai
riuscita a risolvere. Ma quegli 8’ finali fanno riflettere coach Williams.
Dallas ha perso perché ha lasciato solo Doncic. Lo sloveno in attacco è stato
fenomenale, bravo a mettersi in ritmo e a cercare di coinvolgere i compagni e
impossibile da domare per la difesa avversaria. Quando è contato, l’unico a
dargli veramente una mano è stato Maxi Kleber, il tedesco nato e cresciuto
nello stesso paese di Dirk Nowitzki che ha chiuso con 19 punti e 5 triple a
bersaglio. Disastroso Jalen Brunson (13 punti con 6/16 al tiro), messo fuori
ritmo dai falli nel primo tempo e dagli errori nel secondo, male anche Spencer
Dinwiddie (8 punti e 4 assist) in 30’. Nel finale sprazzi incoraggianti da
Dorian Finney-Smith, che ha chiuso con 15 punti e 6 rimbalzi ma in difesa non è
riuscito mai a fare la differenza. Dallas deve ripartire dagli 8’ finali
pensando a gara-2, a come ha reagito dopo una brutta partenza.
Phoenix a +15 (22-7) già dopo 7’, ma lo show di Doncic (14 punti nel primo
quarto) e le triple di Kleber tengono Dallas in partita. I Mavs tornano sotto
51-47 a metà secondo quarto, ma i Suns con Ayton (10 punti nel periodo)
arrivano all’intervallo avanti 69-56. Quando nella ripresa la difesa di Phoenix
trova il modo di fermare anche Luka e le triple di Dallas (3/10 dopo il 9/21
del primo tempo), la partita si spacca: i Suns fanno 93-75 con una tripla di
Payne a 3’18” dalla terza sirena, poi McGee schiaccia il 106-85 con 8’49” sul
cronometro. A match ormai compromesso, Dallas sotto la spinta di Doncic riduce
lo svantaggio mostrando segnali di ripresa: saranno utili per gara-2.
Miami Heat – Philadelphia 76ers 106-92 (1-0)
Phoenix Suns – Dallas Mavericks 121-114 (1-0)
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