Un match davvero emozionante che Milwaukee sembrava aver in pungo viene risolto soltanto nel finale. I Bucks riescono a sopravvivere dopo aver sprecato un vantaggio di 13 lunghezze nel quarto periodo, e nonostante un Tatum in grandissima difficolta 4/19 al tiro, trovano il successo grazie a un finale ricco di emozioni che premia i campioni in carica. Giannis Antetokounmpo (42 punti e 12 rimbalzi) e compagni vincono e conducono così 2-1 nella serie.
I Celtics recuperano una pedina importante come Smart, coach Budenholzer invece decide di mescolare le carte e fa partire in quintetto Allen riportando in panchina Portis. Le difese hanno la meglio sugli attacchi per lunghi periodi, Milwaukee parte meglio ma fatica a trovare continuità dalla lunga distanza. Dall’altra parte Tatum è impreciso ma Boston con i punti di Brown resta in scia. Antetokounmpo quando attacca il canestro è come al solito immarcabile e fallisce anche un paio i layup ma i Bucks non decollano. La squadra ospite resta in scia grazie alla sua difesa e nonostante segni solamente 19 punti a fine del primo quarto è in ritardo di sole tre lunghezze. Le percentuali dalla lunga distanza non migliorano per entrambe le squadre nemmeno nel secondo periodo, Milwaukee trova i punti di un ottimo Lopez il quale però deve convivere con problemi di falli. Tatum non riesce a tornare in carreggiata e Giannis resta affidabile nella zona pitturata, un po’ meno dal perimetro. Boston accelera nella parte finale del primo tempo e con i punti di Horford riprende Milwaukee. Giannis e Lopez si vedono fischiare il loro terzo fallo a carico (stesso destino per Smart) in zona Cesarini del primo tempo e Boston con un colpo di coda cambia le prospettive del primo tempo realizzando gli ultimi sette punti del secondo periodo per arrivare al riposo avanti 50-46. I Bucks nel primo tempo tirano con un brutto 3/18 dalla lunga distanza, Boston non fa molto meglio con il suo 4/18 ma per i Celtics essere avanti di quattro punti tirando così male da tre e con Tatum che fa 2/9 è tanta roba.
Pronti via e Lopez commette subito il suo quarto fallo che lo costringe a tornare in panchina. Nessun problema, ci pensa Giannis. Il greco accelera e i Celtics non trovano risposte. Milwaukee si mette a giocare la sua miglior pallacanestro, inizia a trovare anche un po’ di ritmo dalla lunga distanza e prende il controllo delle operazioni. Chi invece proprio non riesce a prenderlo il ritmo dal campo è un irriconoscibile Tatum, Giannis così spinge i campioni in carica al parziale di 12-2 che regala a Milwaukee il vantaggio in doppia cifra. Holiday si fa trovare pronto quando Antetokounmpo va in panchina a prendere fiato, i Bucks allungano e a fine del terzo quarto sono avanti 80-67, Tatum intanto tira con 3/17 dal campo. Dopo un bruttissimo terzo quarto, l’attacco di Boston si accende in apertura della frazione finale grazie alle giocate di Brown. Il passaggio a vuoto di Milwaukee permette agli ospiti di tornare sotto con un break di 9-2. I Celtics anche senza il contributo di Tatum così tornano in scia. Un caldissimo Horford diventa la seconda opzione offensiva dopo Brown e l’attacco di Boston trova eccellenti soluzioni, gli ospiti così riprendono Milwaukee e con il liberi di Brown tornano davanti a 1'49" dalla sirena. Giannis e una giocata pazzesca di Holiday però scacciano i fantasmi dei Bucks. I campioni in carica tornano al +3 a 11" dalla sirena ma i secondi finali regalano emozioni incredibili. Smart va in lunetta per due liberi, segna il primo, sbaglia volutamente il secondo e sotto canestro succede un po’ di tutto, Horford alla fine produce quello che sembra il tap in del pareggio ma il replay chiariche che il tocco del giocatore di Boston arriva fuori tempo massimo. Un sospiro di sollievo per Milwaukee che così porta a casa il match davvero incredibile.
Un’esibizione. I Warriors trasformano Gara 3 di
secondo turno playoff contro Memphis in una passerella: vincono addirittura
142-112, salendo 2-1 nella serie. L’attacco di Golden State incanta: 63% dal
campo, 53% da 3 punti, oltre il 90% dalla lunetta. E 34 assist. Un luna park.
Segnano al ferro come e quando vogliono, Curry e Poole straripano, fanno un
figurone pure Thompson e Wiggins.
Memphis non presenta in California la difesa, oltre i meriti degli avversari.
Troppo molle, non abbastanza intensa e fisica. Gli ospiti si aggrappano agli
effetti speciali di Morant, che non mancano neppure stavolta: chiude con 34
punti, miglior marcatore di serata. Ma è uno show solitario, un monologo. E
soprattutto interrotto d’improvviso da un infortunio al ginocchio destro,
patito nell’ultimo quarto, che ne mette in dubbio la presenza nella prossima
partita. Memphis è 20-5 senza di lui di record in stagione, ma Coach Jenkins ha
molto di cui preoccuparsi. Come se l’andamento di Gara 3 non fosse bastato.
Oltre a Iguodala i Dubs sono anche senza Payton, infortunato appunto in Gara 2
al gomito sinistro, fratturato, e indisponibile almeno per tre settimane.
Brooks è squalificato per un partita proprio per il fallo che lo ha tolto da
questa serie. Kuminga e Williams, giovani di belle speranze, partono in
quintetto, 64-57 Dubs a metà gara grazie al secondo quarto da 38 punti. Tirano
col 70%, Wiggins con 15 punti. E 17 di Morant per tenere i suoi a contatto. 32
nel pitturato nei primi 24’ dei ragazzi di Kerr che sfoggia la difesa a zona.
Thompson griffa il primo strappo, per l’87-66. Sarà quello decisivo. Perché i
californiani fanno sempre canestro. 101-80 dopo 36’. Non c’è partita. L’attacco
Dubs è una mareggiata che si mangia la battigia ospite. Due ulteriori cattive
notizie per i Grizzlies nell’ultimo quarto: Kyle Anderson, ragazzo di indole
tranquilla, viene cacciato per proteste senza il minimo buon senso dagli
arbitri, Morant zoppica verso la panchina toccandosi il ginocchio destro
dolorante. Si rivede sul parquet persino Adams, e con 4’ da giocare Kerr toglie
Curry e Thompson per evitare rischi di infortuni a gara stravinta. Se ne
riparla tra due giorni: Gara 4 lunedì notte, sempre a San Francisco.
Milwaukee Bucks - Boston Celtics 103-101 (2-1)
Golden State Warriors - Memphis Grizzlies 142-112 (2-1)
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