I Celtics sono vivi e in gara 5 lanciano un messaggio
alla serie: se c’è una squadra che può sfidare la storia, diventando la prima
in 151 serie di playoff a ribaltare uno 0-3, questa potrebbe essere proprio
Boston. Nel quinto match della finale della Eastern Conference i biancoverdi
davanti al proprio pubblico dominano dal primo all’ultimo minuto, mostrando una
netta superiorità, chiudendo con 4 giocatori del quintetto oltre i 20 punti
(White, Tatum, Smart e Brown). Secondo match-point sprecato quindi per gli Heat
che adesso dovranno gestire la pressione di gara 6, in programma a Miami alle
2.30 tra sabato e domenica, un match che diventa da dentro o fuori anche per
gli Heat che di certo non vogliono tornare a Boston per un’eventuale gara 7.
Arrivano subito brutte
notizie per coach Spoelstra che deve rinunciare a una pedina importante come
Gabe Vincent, out per un problema alla caviglia sinistra. In quintetto ci va
Lowry ma la gara è subito in salita per la squadra ospite che non riesce a
gestire le folate offensive di Boston nei primi minuti. Tatum e compagni,
esaltati da un TD Garden rumorosissimo, trovano subito ritmo dalla lunga
distanza e mettono grande pressione fin dalla palla a due alla difesa di Miami.
Le palle perse della squadra ospite facilitano il compito dei Celtics che ci
mettono meno di quattro minuti per arrivare al +15. Quando Boston difende con
disciplina e trova con costanza il canestro dalla lunga distanza diventa un
avversario davvero ostico per tutti e Miami fatica così a rientrare nel match.
Butler vive una serata anonima a livello offensivo, il solo Duncan Robinson non
basta agli Heat che restano lontani e non danno mai davvero l’impressione di
poter riaprire un match targato Celtics. Boston inizia a sporcare le proprie
percentuali nel secondo quarto ma l’intensità difensiva resta alta e la squadra
di casa arriva così al riposo avanti di 17 lunghezze dopo un primo tempo
davvero solido.
Contro Miami non si scherza e un vantaggio consistente all’intervallo non può
bastare per inserire il pilota automatico, una lezione che Boston dimostra di
aver imparato tendendo altissima la concentrazione anche nel terzo periodo. Tatum e White continuano a fare male alla difesa degli Heat, Butler,
invece, non riesce a vestire i panni del Superman visto in questa postseason.
Miami così resta lontanissima e all’inizio del quarto periodo la gara perde di
interesse. Boston tocca il più che confortevole +24 nei minuti iniziali della
frazione finale, Spo capisce quindi che è il momento di pensare a gara 6 e
riporta in panchina Butler, il resto è “garbage time”. Sabato a Miami gli Heat
non potranno più sbagliare, l’idea di tornare a Boston per gara 7, dopo essere
stati avanti 3-0 nella serie, non è per nulla allettante.
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