Trento doma Milano e vince la prima Coppa Italia della sua storia alla Inalpi Arena. Decisiva la maggior intensità, messa in campo per tutti i 40’. Fantastica la prestazione di Ford (mvp della finale), che chiude con 23 punti. L’Olimpia paga le disastrose percentuali al tiro da tre (1/21). Milano perde la seconda finale consecutiva, dopo quella con Napoli dello scorso anno. Non bastano 20 punti di Mirotic. Secondo trionfo nella competizione per coach Paolo Galbiati.
Avvio dirompente di Trento, che vola subito sul 13-4,
sfruttando il suo dinamismo in transizione e beneficiando della mancanza di
comunicazione sui cambi difensivi, da parte di Milano. Subito protagonisti, nel
parziale di 11-0, della squadra di Galbiati, Ellis e Ford. L’Olimpia inizia,
man mano, a lavorare meglio in difesa, negando penetrazioni al ferro facili.
Questo consente alla squadra di Messina di iniziare a controllare il ritmo,
rallentandolo, e spostando dunque la partita su binari a lei più congeniali.
Decisivo l’apporto di Mirotic dalla panchina. Al 10’ l’Aquila è comunque
avanti, 15-14. Nel secondo periodo si abbassano i ritmi della gara e l’EA7 si
mette nelle talentuose mani dei suoi singoli. Bolmaro, LeDay e Ricci provano a
far scappare per la prima volta i campioni d’Italia, partecipando a un break di
7-0. L’Aquila non si lascia irretire e ritrova energia e flusso offensivo,
recuperando lo svantaggio. Il protagonista è Ford, che chiude al 20’ con 12
punti a referto. Si gioca punto dopo punto, poi, all’approssimarsi
dell’intervallo, la Dolomiti Energia accelera nuovamente, grazie
all’elettricità del suo numero 5 e alle giocate importanti di Lamb, Mawugbe e
Zukauskas. E’ proprio il numero 33 di Galbiati ad appoggiare al vetro, sulla
sirena, il 38-31, con cui si va negli spogliatoi all’intervallo. Nonostante la
pericolosità perimetrale dei due roster, i numeri legati ai tiri da 3 punti
risultano bassi (4/15 Trento, 1/9 Milano). Trento si fa preferire anche a
rimbalzo (23-20).
Al rientro dal riposo, la squadra di Messina non trova
fluidità offensiva, perdendo qualche palla di troppo e affidandosi alle sue
stelle, LeDay e Shields su tutti. Anche la Dolomiti Energia tende ad andare più
a sprazzi, rispetto alla prima frazione, ma riesce comunque a creare più
vantaggi, ed è letale in transizione tutte le volte che ha la possibilità di
correre. Fondamentale l’apporto del solito Ford, oltre a Cale, Lamb ed Ellis.
L’Aquila vola alto, toccando il massimo vantaggio sul+ 10 (54-44) e riuscendo
addirittura a migliorarlo alla terza sirena: 59-48 e terzo periodo su 3 “vinto”
da Trento all’interno della gara. Anche negli ultimi 10’, i trentini sembrano
averne di più, capitalizzano tutti gli errori milanesi e si dimostrano sempre
letali in contropiede. Al 34’, una tripla di Ellis, fa salire i trentini sul
+17 (67-50). Nei minuti successivi, la squadra di Galbiati, vive un momento di
rottura prolungata in attacco e consente all’EA7 di rientrare in singola cifra
di svantaggio (69-60 al 37’). Nonostante i canestri di un volenteroso Mirotic,
un gioco da tre punti di Niang e una tripla di Cale, sbloccano la Dolomiti
Energia (77-60 al 38’). Negli istanti finali Trento gestisce la vittoria già
acquisita.
Olimpia Milano - Dolomiti Energia Trento 63-79
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