Boston Celtics - Orlando Magic 109-100 (2-0)
Tatum deve saltare la prima partita di playoff in
carriera a causa di un problema al polso destro causato dal fallo di
Caldwell-Pope (fischiatissimo a ogni occasione dal pubblico del TD Garden) nel
finale di gara 1, ma i Celtics nel secondo match della serie viaggiano a vele
spiegate grazie alla produzione di Brown. Orlando prova ad arginare Boston
mettendoci anche fin troppa aggressività, ne fa le spese anche Porzingis che si
procura un profondo taglio in fronte a causa di una gomitata di Bitadze, nel terzo
quarto. La produzione di un attivissimo Brown (36 punti e 10 rimbalzi) permette
comunque ai Celtics di gestire senza troppi problemi l’assenza della loro
stella. La squadra di casa arriva al +15 nel terzo periodo e si difende dal
tentativo di ritorno dei Magic che però non spaventa Boston. Banchero si fa
sentire sui due lati dal campo e alla fine chiude con 32 punti e nove rimbalzi.
La serie ora si trasferisce in Florida per una gara 3, in programma venerdì,
che i Magic non possono sbagliare se vogliono provare a restare ella
serie.
Cleveland Cavaliers - Miami Heat 121-112 (2-0)
Ci pensa Mitchell a tranquillizzare i tifosi di
Cleveland. Miami, sotto di 19 punti a tre minuti dalla fine del terzo quarto,
cambia marcia, si affida alle giocate di Herro (33 punti) e piano piano ritorna
nel match, arrivando addirittura al -2 a 3’11’’ dalla sirena. Donovan Mitchell
però risponde presente realizzando sette punti consecutivi e chiudendo il suo
personalissimo parziale con la splendida tripla del +7 a 1’52’’ dalla fine che
mette la squadra ospite con le spalle al muro. Mitchell firma 17 dei suoi 30
punti nella frazione finale e trascina così i Cavaliers al successo in gara-2.
Solida prestazione anche da parte di Garland che chiude con 21 punti e nove
assist. Il terzo match della seria andrà in scena sabato a Miami.
Houston Rockets - Golden State Warriors 109-94 (1-1)
Dopo aver steccato
gara 1, Jalen Green si riscatta nel secondo match della serie e con una
prestazione da applausi (38 punti) trascina i Rockets al successo al termine di
una sfida intensa e incredibilmente fisica. Una partita che rischia di segnare
la serie soprattutto a causa dell’infortunio capitato a Butler il quale, nel
finale del primo quarto, dopo un contatto con Thompson frana sul parquet e si
procura una contusione alla regione pelvica che lo costringe a saltare il resto
della gara. La risonanza magnetica in programma per giovedì determinerà la
gravità dell’infortunio. Di certo se l’ex Heat dovesse restare ai box per una o
due partite le cose naturalmente si complicherebbero in maniera esponenziale
per la squadra californiana. I Rockets alzano subito il ritmo e il livello di
intensità prendendo ben presto in mano le redini della gara. Kerr le prova
tutte, schierando addirittura 12 giocatori nel primo tempo e rispolverando
anche il dimenticato Kuminga (11 punti in 26’) ma Houston resta padrona del
match. Curry prova a riportare sotto Golden State a metà dell’ultima frazione,
gli ospiti arrivano al -11 e sembrano poter spaventare una squadra che spesso
nei finali di gara va in confusione, ma Jalen Green si fa trovare pronto e i
Rockets rispondono con il parziale di 7-0 che fa calare il sipario sul match.
Sabato gara-3 a San Francisco, con gli occhi puntati sul bollettino medico dei
Warriors.
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