Minnesota Timberwolves - Golden State Warriors 117-93 (1-1)
Dopo la disastrosa prestazione in gara-1 i
Timberwolves dominano i Warriors privi di Steph Curry. Minnesota parte con il
piede sull’acceleratore, prende il largo, incappa in un passaggio a vuoto nella
terza frazione, ma poi torna in carreggiata e va a vincere in scioltezza 117-93
pareggiando così la serie: 1-1.
La squadra di casa mette subito le cose in chiaro e parte a velocità
supersonica, segnando i primi 13 punti del match. Golden State fatica a
rispondere mostrandosi, senza il suo leader, troppo prevedibile in attacco. Le
triple iniziano ad entrare dopo due partite complicate (l’ultimo match contro i
Lakers e gara-1 della sfida con i Warriors), Randle prende subito confidenza
con il canestro e i Timberwolves viaggiano a vele spiegate. Coach Kerr prova
anche quintetti insoliti e nel primo tempo regala minuti a ben 14 giocatori, un
nuovo record per una partita di postseason Nba, ma la differenza tra le due
squadre sembra marcata. A metà del secondo quarto però arriva un grosso
spavento per i tifosi di casa: Ant dopo un contatto con Jackson-Davis si
procura un infortunio alla caviglia sinistra che lo costringe a tornare,
zoppicante, negli spogliatoi.
I padroni di casa tengono a distanza di sicurezza i Warriors e arrivano al
riposo in vantaggio di 17 lunghezze. Edwards si presenta regolarmente sul
parquet dopo l’intervallo, ma la ripresa si apre in modo incoraggiante per i
Warriors che con i canestri di un ottimo Kuminga (18 punti), forse l’unica nota
positiva della serata per Steve Kerr, e la produzione di Butler si rimettono in
scia arrivando al -7. Le triple di DiVincenzo e Alexander-Walker però
tranquillizzano il pubblico del Target Center. I T-Wolves, infatti, rispondono
con un parziale di 11-0, tornando a distanza di sicurezza. Golden State non ci
crede più. Ora la serie si sposta in California: gara-3 in programma sabato con
Curry che ancora una volta sarà costretto al forfait.
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