domenica 25 maggio 2025

NBA Play Off, Western Final Conference: Minnie reagisce e accorcia le distanze!

Minnesota Timberwolves - Oklahoma City Thunder 143-101 (1-2) 

I Wolves non hanno la minima intenzione di andare in vacanza. Dimostrano orgoglio e qualità in Gara 3 che stravincono 143-101 contro i Thunder riaprendo la finale di Conference dell’Ovest, accorciando le distanze sull’1-2 dopo le “ripassate” subite a Oklahoma City. A Minneapolis cambia il vento, cambia tutto. Ant Edwards imperversa, segna 30 punti tirando 12/17, la difesa di Minnesota neutralizza gli avversari limitandoli a 41 punti nel primo tempo. I Thunder testa di serie n. 1 della Western Conference vanno sotto persino di 45 punti, una caduta rovinosa. Shai Gilgeous-Alexander, l’Mvp, segna appena 14 punti, suo minimo stagionale, tirando 4/13 dal campo. Se non ottiene i fischi per andare in lunetta - stavolta tira appena quattro liberi - pare Sansone senza capelli: perde la sua forza. I Thunder restano i favoriti, ma una squadra da titolo Nba di solito ha sembianze diverse da quelle viste al Target Center. Edwards elogia “energia e fisicità” dei suoi, i Lupi “ci credono”, convinti di poter ribaltare questa serie. Gara 4 è in programma lunedì ancora a Minneapolis, dalle 2.30 ora italiana di martedì 27 maggio. 

Intensità, aggressività, senso d’urgenza. Ferocia agonistica, specie difensiva. Minnesota ha “più voglia” rispetto alle prime due partite, al di là di qualsiasi aggiustamento tattico. L’atletismo stavolta è usato “di servizio” nella propria metà campo per vincere la partita, non per generare highlights. Il 1° quarto offensivo da favola di Edwards poi aiuta a dare sicurezza a tutti. Stavolta le triple entrano perché sono prese in ritmo, non forzate da copione predefinito, e sono alternate all’arrembaggio al ferro avversario, come ha più senso che sia. La panchina di Coach Finch poi fa un figurone: a Naz Reid entra, era l’ora, il tiro da fuori, Alexander-Walker segna punti espressi in pochi minuti e la wild card Terrance Shannon spariglia le carte. La sua illustre carriera collegiale parla chiaro: non è un caso, però è un contributo inatteso perché era stato utilizzato poco sinora, da matricola, ai playoff. Minny ha il potenziale per giocarsela con OKC: lo tira fuori sull’orlo del precipizio.

Va tutto male, stavolta, ai Thunder. Se non riescono a trovare punti facili in transizione fanno una fatica dannata a segnare contro la difesa schierata, come si era già visto contro Denver al turno precedente. Pagano l’assenza in organico di un regista classico che metta ordine. Gilgeous-Alexander per una rara volta toppa la gara e Coach Daigneault non trova alternative offensive. I Thunder erano finiti sotto di 29 punti a Memphis in Gara 3 della serie di 1° turno playoff, ma allora avevano saputo rimediare orchestrando una clamorosa rimonta vincente, stavolta invece si fa tardi presto, a Minneapolis. Vedremo tra 48 ore come saprà reagire una squadra così giovane a una disfatta così pesante.

34-14 Minny a fine 1° quarto, 16 punti di Edwards, scatenato. Wolves aggressivi: la difesa genera attacco, rubano l’idea agli avversari. I Thunder nei primi 12’ tirano 6/21 dal campo, frettolosi, fuori controllo. Con un paio di canestri di fila Shannon griffa l’allungo del 46-20. Nove punti in 4’ di impiego per lui che ne aveva segnati solo 6 nei playoff sinora. Thunder sbranati dai Lupi: -35 sul 33-68, il loro deficit più ampio di tutta la stagione. All’intervallo è 72-41. Edwards 20 punti, Shai 9 tirando 3/10, con 4 palle perse. I settantadue punti sono il massimo segnato nella storia di franchigia da Minny ai playoff in un tempo di gioco. Si riparte con Isaiah Joe in quintetto al posto di Isaiah Hartenstein. Il 3° quarto nella serie finora era stato pro Thunder che sfoggiano subito un 11-2 di parziale per iniziare la ripresa. Ma arriva immediato il 12-0 di controparziale dei Wolves, con Ant trascinatore. Diventa 105-63, persino. Poi 129-84. Una punizione. 143 punti sono il massimo di sempre segnato dai Wolves nei playoff. Minnesota stravince e riapre la serie.


Nessun commento:

Posta un commento